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Autostrada Roma – Latina, nuovo stop al progetto dal Consiglio di Stato

Ancora uno stop per la Roma - Latina. Sull’autostrada che ancora non vede luce e sulla bretella Cisterna-Valmontone ora “indaga” il Consiglio di Stato

Ancora uno stop per la Roma – Latina. Sull’autostrada che ancora non vede luce e sulla bretella Cisterna-Valmontone ora “indaga” il Consiglio di Stato e l’ora della verità sull’appalto è rinviata al prossimo anno. Anziché decidere se congelare la gara da 2,7 miliardi di euro come chiesto dai ricorrenti, i giudici di Palazzo Spada hanno infatti disposto degli approfondimenti istruttori e fissato per il prossimo 19 aprile l’udienza in cui pronunciarsi nel merito sul caso.

Il progetto, tra un ricorso e un problema burocratico, è fermo da oltre dieci anni. E’ costato già oltre 50 milioni di euro per la sola progettazione, con sprechi stimati dai magistrati contabili in circa venti milioni, senza che sia stato ancora steso un metro d’asfalto. A darsi battaglia sono ora il Consorzio Sis, un raggruppamento italo-spagnolo che unisce la Sacyr Construccìon, la Sipal e la Inc, vincitore dalla gara, e il gruppo guidato da Salini, con all’interno i gruppi Astaldi, Pizzarotti e Ghella. Quest’ultimi, dopo essersi visto respingere il ricorso dal Tar, hanno fatto appello al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensione dell’affidamento in concessione da parte di Autostrade del Lazio dell’opera e poi, una volta esaminata la vicenda nel merito, l’annullamento dello stesso. Un’arteria considerata vitale per i cittadini del Lazio e non solo è così ora appesa al pronunciamento dei giudici. Anziché decidere il Consiglio di Stato ha però scelto di indagare.

Per fare chiarezza sulle contestazioni di Salini e gli altri, i giudici hanno infatti stabilito di affidare delle verifiche al capo del Dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia. Dovrà così essere appurato qual è il valore attualizzato del contributo pubblico che l’aggiudicatario Consorzio stabile Sis ha offerto di utilizzare e restituire al soggetto aggiudicatore, Autostrade del Lazio, sulla base delle scadenze e del tasso di interesse dallo stesso prospettati, se e in quali termini su questo valore possano influire profili di ordinaria rischiosità delle condizioni e dei tempi di restituzione del contributo offerti dall’aggiudicatario, e se, date queste condizioni e tempi, il tasso di interesse previsto risulti congruo rispetto ai valori correnti di mercato. Il responsabile di Bankitalia dovrà depositare a Palazzo Spada una relazione entro il prossimo 15 marzo e se necessario potrà chiedere una proroga. Poi, il 19 aprile, la decisione. Forse questa volta definitiva.

Intanto la Pontina, unica strada di collegamento tra la Capitale e Latina, è sempre più una trappola per gli automobilisti diretti a Roma tra cui i cittadini di Anzio e Nettuno che vivono quotidiane odissee per andare a lavorare in direzione Aprilia, Pomezia e della Capitale.