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Il Pd di Anzio senza alleati e candidato, la Cupelli: “Ad oggi nessun confronto”

Ad Anzio si corre verso l'appuntamento elettorale, mentre tutti sembrano avere le idee già molto chiare, ad essere rimasto indietro, nella corsa al programma

Maria Cupelli

Ad Anzio si corre verso l’appuntamento elettorale, mentre tutti sembrano avere le idee già molto chiare, ad essere rimasto indietro, nella corsa al programma e alla candidatura c’è il Pd che, nei giorni scorsi ha annunciato per voce del suo segretario Gabriele Federici l’apertura al dialogo con le forze moderate e con Del Giaccio. Una comunicazione che sembrava un punto di partenza, probabilmente tardivo, ma c’è chi sostiene invece ci siano accordi sottoscritti da tempo. Abbiamo chiesto, sulla vicenda il parere di Maria Cupelli, sfidante del Pd all’ultimo congresso di Anzio per la guida del partito.

“In merito alla ipotesi di una larga coalizione di centro sinistra e relativa figura che possa essere riferimento di tutti – ci spiega – ad oggi il Pd è rimasto ai ragionamenti congressuali che raccolsero la condivisione di tutto il partito nella individuazione di un percorso trasparente, finalizzato prima di tutto ad un confronto con i partiti ed eventuali realtà della cosiddetta società civile sui temi che riguardano la città nell’immediato futuro quali porto, centrali biogas, nuovo piano regolatore a salvaguardia del poco rimasto sul territorio, trasparenza della macchina amministrativa e legalità.

La legalità è diventata la bandiera di tutti, anche di chi esercita la politica per tornaconto personale. Per il Pg la legalità deve intendersi come precondizione della politica e non come un problema che la stessa deve affrontare perché si insinua al proprio interno, in questo caso non è più la politica che deve occuparsi di legalità ma la giustizia.

Ad oggi rispetto al mese passato, non risultano novità determinanti rispetto al quadro politico auspicato, tranne che sono in campo alcune autocandidature. A tal proposito è doveroso precisare che il direttivo eletto all’ultimo congresso non ha deciso alcunché in merito ad alcuna ipotetica candidatura. Resta pertanto la necessità di individuare un candidato che sia garante innanzi tutto di obiettivi comuni all’interno della auspicata coalizione. Ad oggi non risulta purtroppo che il nostro partito si sia confrontato né con i partiti né con i movimenti di centrosinistra.

L’obiettivo quindi resta quello di individuare un candidato che interpreti le sensibilità di tutta l’auspicata coalizione e dell’intero Pd, soprattutto un candidato il cui “appeal“ morale, manageriale ed elettorale sia in grado di intercettare l’intero territorio. Alla luce delle ultime vicende che rendono la realtà politica anziate a dir poco delicata, auspico infine che il Pd a livelli più alti presti particolare attenzione al nostro territorio con l’obiettivo di trovare soluzioni che vadano oltre le storiche dinamiche locali ed oltre la politica da “Tastiera”. Sui giornali seguito a leggere di ipotetici “accordi già presi”, a tal proposito ricordo a tutti, ivi compreso il Pd, che gli accordi siglati fuori dalle sedi di confronto saranno i primi a fallire sui territori”.