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Rifondazione comunista in piazza a Nettuno contro la Legge Fornero

Rifondazione Comunista in piazza a Nettuno contro la legge Fornero. La dirigente Claudia Golisano:

Rifondazione Comunista in piazza a Nettuno contro la legge Fornero. La dirigente Claudia Golisano: “Basta fare cassa sulle pensioni, un paese civile dovrebbe piuttosto impegnarsi per il futuro dei giovani. Il consiglio comunale approvi un ordine del giorno a riguardo”.

Domenica 3 dicembre saremo in piazza a Nettuno per continuare la battaglia contro la legge Fornero, che ha portato l’Italia ad avere l’età di pensionamento più alta d’Europa e danni alla vita di chi è in produzione, a cui si chiede di continuare a lavorare in età avanzata, danni alle donne penalizzate dal lavoro di cura che ancora ingiustamente grava su di loro, danni ai giovani: non solo nelle pensioni future ma nella loro possibilità di accedere ad un lavoro dignitoso oggi. Continuiamo a sottolineare il dato folle che vede in meno di tre anni l’aumento di 1 milione di occupati ultracinquantenni, largamente addebitabile alla legge Fornero, mentre parallelamente dilaga la precarietà. Gli adulti/anziani sono inchiodati al lavoro, mentre ai giovani non restano che i “lavoretti” poveri, senza diritti né prospettive. E continuiamo a ribadire che la sostenibilità del sistema previdenziale non c’entra nulla: il rapporto tra contributi versati e pensioni erogate al netto delle tasse e dell’assistenza è in attivo dal 1996 e nel 2015 questo attivo è stato di oltre 25 miliardi di euro. C’entra invece la scelta di continuare a fare cassa sulle pensioni: inaccettabile in un paese in cui l’evasione fiscale ammonta a oltre 110 miliardi annui ed in cui il 5% più ricco della popolazione ha un terzo della ricchezza complessiva. I soldi si prendano di lì. Invitiamo le cittadine e i cittadini di Nettuno a partecipare a questo importante appuntamento e invitiamo l’amministrazione comunale con in testa il sindaco Casto a portare la discussione in consiglio comunale affinchè si voti un ordine del giorno che, da un comune, lanci un segnale al Governo.