“L’attentatore che domenica ha ucciso due donne alla stazione di Marsiglia era stato arrestato e rilasciato dalla polizia francese solo il giorno prima. L’uomo, con passaporto tunisino, aveva vissuto a lungo in Italia, ad Aprilia, con la moglie”. Lo scrive Tgcom24 e ancora una volta si parla di terrorismo relativamente a persone residenti a due passi dal Litorale di Anzio e Nettuno. “Il killer era stato fermato a Lione con l’accusa di taccheggio e di aver partecipato ad alcune rapine nella città, ma era stato rilasciato per mancanza di prove”. L’assalitore, che è stato ucciso dai militari, aveva anche un altro coltello. Alle sue impronte digitali sono associati sette nomi diversi: ogni volta che è stato arrestato dalla polizia ha infatti fornito un’identità diversa. Non era invece schedato dai servizi di Intelligence. È il secondo caso di terrorismo che coinvolge Aprilia, dopo il caso di Anis Amri, l’attentatore di Berlino che aveva vissuto a Campoverde e grazie al quale, all’indomani dell’attentato, nella sua abitazione furono eseguite diverse perquisizioni da parte della Digos.
