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Chikungunya, la testimonianza di una cittadina di Anzio pizzicata dalla zanzara

Ha anche un titolo la testimonianza, vividissima, di una cittadina di Anzio, che racconta la sua esperienza con il virus

FILE - In this Jan. 18, 2016 file photo, a researcher holds a container of female Aedes aegypti mosquitoes at the Biomedical Sciences Institute at Sao Paulo University in Brazil. The Zika virus is mainly transmitted through bites from the same kind of mosquitoes that can spread other tropical diseases, like dengue fever, chikungunya and yellow fever. (ANSA/AP Photo/Andre Penner, File)

Ha anche un titolo la testimonianza, vividissima, di una cittadina di Anzio, che racconta la sua esperienza con il virus della Chikungunya: Cronaca di una puntura annunciata.

“Mi ha punto. Quando ti succede ci metti un po’ a realizzare…anche se tutti i Tg nazionali non fanno altro da settimane che puntare la lente di ingrandimento sulla zona dove vivi, che è Anzio. Anzi di più, la zona incriminata, “Cincinnato/Lido delle sirene”. Non mi permetto di polemizzare sulla mancata disinfestazione, dovessero denunciarmi per calunnia, dico solo quello che ho visto con i miei occhi, e cioè il furgoncino della disinfestazione nella mia strada io l’ho visto solo in data 15.09, di pomeriggio. Considerate che i primi casi di puntura in zona sono iniziati ad inizio agosto. Fate un po’ i calcoli… Ironia della sorte, la sera stessa inizio a sentire degli strani fastidi alla spalla destra, e lungo tutto il braccio. Penso ad una infiammazione dovuta al fatto che ero stata buona parte del pomeriggio al pc, magari ho tenuto male il mouse, chissà. La mattina dopo, sabato 16.09 i dolori aumentano, e si diffondono anche alla parte sinistra, ma nella gamba. Passo tutta la giornata con questi fastidi, poi la sera arriva pure la febbre a 39. Sento il dottore e piagnucolo che all’ospedale non ci voglio andare subito, sono stanca, mi sento male. Mi dice che infatti è inutile, che l’unica terapia è la Tachipirina ogni 8 ore. Domenica 17.09: passa tutta la domenica così, febbre alta e malditesta da tenere a bada con Tachipirina. Inappetenza. Lunedì 18.09: La febbre inizia ad abbassarsi, va intorno ai 37. Mi torna l’appetito. Sempre dolori articolari, principalmente sotto la pianta dei piedi, e fastidio alle mani, non riesco bene a fare il pugno, a stringere le cose tipo macchinetta del caffè, per fare un esempio. Martedì 19.09: Vado all’ospedale di Anzio a fare il prelievo, non avrò la risposta prima di 3 o 4 gg, vanno spedite a Roma allo Spallanzani. Mercoledì 20, finalmente la febbre è sparita del tutto, ma mi si gonfiano delle piccole ghiandole dietro al collo che mi fanno un po’ male se spingo. Questo non fa esattamente parte del pacchetto dei sintomi classici, vado dal dottore, mi da intanto degli antinfiammatori. Di certo il mio sistema immunitario sta combattendo una dura battaglia. Oggi, giovedì 21 settembre, sono arrivate pure loro: le bollicine!!Sono tutta accesa come un albero di Natale, le bollicine sono ovunque. E’ tornata un po’ di alterazione: 37.3, vabbeh, teniamoci pure questa. Cari amici rimanete sintonizzati, vi farò sapere che dice lo Spallanzani, nel frattempo, tanto Autan a tutti, che qui il motto è “Aiutati che Dio ti aiuta”.

E’ una testimonianza che racconta in maniera dettagliata quello che accade se si viene punti e che, in qualche modo, pur nel comprensibile fastidio che ognuno vorrebbe evitare, che tranquillizza. E che ci dice due cose: è fastidiosa e si supera e che la battaglia dell’Amministrazione contro le zanzare è importante aggiungere anche una battaglia personale.