Situazione particolare quella che stanno vivendo i bambini di prima elementare sezione C della scuola Acqua del Turco di Anzio Colonia. Sistemati in una piccolissima aula ricavata da un corridoio nella parte di istituto dedicata alla scuola materna, tra l’altro priva di riscaldamenti, i bimbi – fanno presente le famiglie per nulla soddisfatte della sistemazione – sono completamente isolati da tutti i loro coetanei. Ingresso, mensa ed aula sono quelli dell’asilo, per cui il passaggio alle elementari, di fatto, è solo apparente. “Sono però obbligati a seguire regolamenti ed orari della prima – spiegano alcuni genitori – completamente diversi da quelli della materna”.
I malumori dei genitori subito chiari
Fin dal primo giorno i genitori hanno mostrato le loro perplessità al riguardo, trovando anche l’appoggio dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Anzio Laura Nolfi, che in una riunione si è schierata a favore di bimbi e genitori definendo questa situazione “antididattica”. “Non possono convivere alunni della prima, che cominciano la loro avventura scolastica – ha spiegato l’assessore Nolfi – con bambini di 3 o 4 anni che per la maggior parte del tempo cantano e giocano”. Il problema sta nei disagi che bimbi e genitori affrontano giornalmente fin dall’ingresso. Alla scuola materna i bambini vengono accompagnati dalle mamme e i papa’, mentre alle elementari i piccoli scolari vengono lasciati al cancello e da soli si avviano in classe. Per la prima C non è cosi’: vengono salutati dai genitori (che non possono entrare) al cancello, e si avviano verso la classe sommersi da circa un centinaio di altri genitori e amici di genitori (loro si che possono entrare) che portano i figli alla materna. “Sono seccato da questo fatto – ha spiegato un papà – io non lascio mia figlia, di nemmeno 6 anni, da sola in mezzo a gente adulta ed estranea. Se i bambini devono entrare da soli non devono esserci adulti che scortano altri bambini, non solo genitori ma amici o zii ed altro a camminare a fianco a loro”.
Il cancello della discordia
Per ovviare a questa problematica alcuni genitori hanno pensato di fare entrare i bambini dal cancello della scuola elementare vera e propria, e poi farli accedere alla materna da un piccolo cancello che unisce le due scuole. La cosa ha funzionato solo il primo giorno, poi il cancello è stato chiuso per impedirne il passaggio. I piccoli alunni sono stati addirittira costretti ad uscire per poi rientrare nel loro plesso. “E’ assurdo – ha detto ancora una mamma – io lascio mio figlio a scuola e qualcuno si permette di farlo uscire e rientrare da un altro cancello? Sotto la responsabilità di chi? Stiamo parlando di una scuola comprensiva, non devono esserci cancelli a dividere le due parti dell’istituto. Anche l’assessore ha chiesto che quel cancello rimanga aperto, ma qui ognuno fa quello che vuole”. Il cancello in questione tra l’altro e stato oggetto di manutenzione, dopo la richiesta della dirigente all’assessore Nolfi. La riparazione, tempestiva, era necessaria per permettere ai bambini della materna di usufruire dei laboratori, ed ora servirà anche ai ragazzi della prima C per raggiungere la palestra. “Forse… – spiega un altro genitore – perchè stamattina il cancello è stato chiuso con la spiegazione che è utilizzabile solo dal personale della scuola e non dai bambini, che allora dovrebbero uscire in strada per arrivare alla palestra. Poi pero i bambini, accompagnati dalla maestra, hanno utilizzato il cancello per accedere al giardino”. “Una confusione a cui la Dirigente dovrebbe dar risposta – ha concluso un altro genitore – invece c’è chi accusa noi genitori di essere limitati”.