La storia di Anzio e Nettuno continua a riemergere, letteralmente e anche dopo 70 dallo Sbarco alleato il territorio continua a regalare sorprese. Stavolta è toccato a Torre Astura riportare a galla parte del passato, con i suoi fondali, che hanno visto lo Sbarco Alleato molto da vicino.
In questi giorni è infatti terminato il lavoro per la ricerca e l’identificazione di una Jeep Willys americana caduta in mare nel 1944 proprio durante lo sbarco ad Anzio-Nettuno. Impegnati in questo studio l’associazione Uboat e membri della Federazione Italiana Rievocatori di cui Uboat fa parte. Esplorazione e ricerche sono state curate da Claudio Morino, Alessandro Lama e Mauro Leva, grazie al lavoro preventivo ed ai ritrovamenti di Alessandro Bianchini.
La jeep si trova a 5 metri di profondità. Solo gli occhi esperti degli appassionati hanno permesso di individuare il relitto: sono stati riconosciuti il volante, il parabrezza, la ruota di scorta e grazie agli studi effettuati dall’associazione si è arrivati ad individuare il modello di veicolo. A causa della bassa profondità, soggetta dunque alle mareggiate, la jeep si è pesantemente deteriorata.
La Capitaneria di porto è stata informata del ritrovamento.