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Bando per gli impianti sportivi a Nettuno, l’appello del Basket di Tocci al Sindaco

E' il Presidente del Basket Club Nettuno, visto il bando pubblicato dal Comune di Nettuno, a prendere carta e penna e scrivere una lettera aperta al Sindaco

Un momento della gara di sabato pomeriggio al palazzetto anziate

E’ il Presidente del Basket Club Nettuno, visto il bando pubblicato dal Comune di Nettuno, a prendere carta e penna e scrivere una lettera aperta al Sindaco di Nettuno Angelo Casto. Sottolineando con molto garbo alcune problematiche legate alla gestione degli impianti sportivi che rischia di far sparire alcune realtà ma anche le richieste di incontro rimaste inascoltate con l’Amministrazione.

“Sindaco – si legge nella missiva – chi le scrive è Stefano Tocci, presidente del Basket Club Nettuno facente parte della Polisportiva Giubileo, alle prese con il “vostro avviso”. Mi trovo costretto a rivolgermi a lei nella speranza di avere ascolto, comprensione ed interlocutore valido ed attento a procedure e normative. I suoi uffici hanno partorito un “bando” a dir poco criticabile per contenuti e tempistica (non posso pensare che lei l’abbia condiviso). Tempistica perché è inaudito il termine di scadenza (21 agosto) ed i pochi giorni richiesti per rispondere (20). Per la mia professione vedo bandi di gara da oltre 35 anni e mi creda non ho mai trovato queste scadenze e contemporanee richieste di documenti. Mi sforzo di pensare che non ci sia malanimo, ma solo poca attenzione. La stessa che manifesta qualche suo dipendente nell’affermare che ci vuole poco tempo per rispondere e solo 2/3 documenti. Io più lo rileggo e più trovo ostacoli e tempi lunghi. A tal proposito la esorto a leggere attentamente il tutto e magari anche le nostre precedenti lettere, in cui chiediamo incontri, (inascoltate!). Le accennavo ai contenuti. Premesso che trovo giusto affidare gli impianti alle società sportive di Nettuno, un occhio attento va rivolto ai risvolti economici e sociali. La nostra società è presente a Nettuno dal lontano 1967 (si! Mezzo secolo) grazie alla passione di molti che hanno praticato lo sport del basket e dei pochi che giornalmente hanno avuto ed hanno davanti i conti economici in perenne affanno. Perché vede, Sindaco, chi fa attività agonistica (mi possono comprendere i colleghi del calcio, del baseball, della pallavolo) mai riesce a chiudere i conti in pareggio e spesso ricorre alla propria tasca per proseguire l’attività. La domanda nasce spontanea: “ma chi ve lo fa fare?”. Sindaco, i dirigenti di società sportive dilettantistiche sono malati! Malati di una passione che li porta a togliere tempo e risorse economiche alle proprie famiglie, nella speranza di poter gioire insieme ai propri tesserati, alle loro famiglie e ai tifosi per una vittoria, per una promozione, sempre per i colori di Nettuno. E’ stato sempre l’obiettivo dei presidenti che mi hanno preceduto: Fulvio Calandra, Antonio Barone, Luciano Tulli, Sergio Palladini, Pasquale Mariola. Vede, la passione però ha un limite ed è rappresentata dai 17.614 euro + IVA annui che chiedete per l’affidamento della palestra polifunzionale di Santa Barbara. 17.614 euro + IVA a cui vanno aggiunti Energia elettrica, pulizie, guardiania, manutenzione ordinaria (spese che già affrontiamo); “adeguati interventi di migliorie”; anticipo semestrale di canone (8.807 euro + IVA ); piani di investimento; “organizzazione del personale”; interventi sociali e, per non volermi dilungare, “uso gratuito degli impianti da parte del comune per 72 ore, lasciando al concessionario gli interventi di pulizia e manutenzione, vigilanza e custodia”. Come a dire: il Comune, giustamente, lo prende e lo utilizza per se ma la “ramazza” tocca a noi compresa eventuale manutenzione. Della serie costi aggiuntivi!

Dimenticavo: accennate al sociale. Noi lo facciamo giornalmente nel Palazzetto, ospitando anziani, Centro Primavera per portatori di handicap e scuole elementari. Abbiamo poi portato a Nettuno eventi in collaborazione con S.S. Lazio basket in carrozzina. Alla luce di quanto sopra e nella speranza di aver ottenuto attenzione le chiedo di: a) rivedere i termini di scadenza avviso; b) la rivisitazione di alcuni contenuti dell’avviso; c) un incontro dal 6 settembre, compatibilmente con i suoi impegni. Ci aiuti a non scomparire dal panorama cestistico dopo 50 anni e dopo che a giugno abbiamo rinnovato iscrizioni e tesserati presso la FIP, per non decadere dai diritti federali acquisiti (di questo vi è stata data tempestiva comunicazione). Cordiali saluti Stefano Tocci”. Quella di Tocci è la prima presa di posizione sul bando del comune ma non l’unica, il malumore nella tempistica indicata serpeggia ovunque e anche altre realtà sono determinate a far sentire la propria voce.