Una conferenza articolata per rispondere alle critiche mosse da Giorgio Buccolini, storico commerciante di Anzio, che in una intervista rilasciata al nostro quotidiano online aveva puntato il dito contro gli eventi organizzati dalla Pro Loco Città di Anzio. Il presidente Augusto Mammola fa un lungo excursus storico che parte dagli anni ’70, quando lavorava in Rai, con tutte le manifestazioni e gli artisti portati ad Anzio: “Non andremo sul politico – ha specificato Mammola in apertura – Vogliamo chiarire solamente alcune situazioni che si sono create. Sono state diffuse notizie false e sbagliate in queste settimane. La Pro Loco non si deve difendere da nessuno perché noi siamo trasparenti e tutti volontari e spesso anticipiamo i soldi. Noi siamo in credito con il comune. In questi 50 anni abbiamo dato al comune di Anzio 1 miliardo delle vecchie lire”.
Entra nello specifico delle accuse Mammola che dichiara: “Non abbiamo mai affittato gazebo a 50 euro al giorno e incassato 80mila euro. Non lo so perché ce l’hanno tanto con la pro loco. Si sono scatenate campagne e anche politici per farmi fuori, ma l’onestà è prevalsa perché dopo 20 anni siamo ancora qui. Abbiamo devoluto 100mila euro in beneficienza dal 1999 al 22 luglio 2017, e abbiamo preparato un rendiconto con quanto abbiamo devoluto in beneficienza per ogni evento fatto in questo periodo di tempo”.
Rendiconto, però, non visibile a tutti. In sala, infatti, era presente anche Buccolini che ha chiesto di visionare questi rendiconti (alla stampa è stato fornito un elenco di tutte le iniziative con relativo incasso devoluto), ma Mammola è stato categorico: “I rendiconti sono disponibile, ma prima bisogna diventare soci della Pro Loco e poi si possono visionare”.
Mammola prosegue poi con il resoconto di quanto è stato fatto dalla Pro loco in questi anni. “Nel 2020 quando andremo via – ha detto – avremo lasciato un segno per la città di Anzio che tutti dicono di amare. Lasceremo 100mila euro dentro al Paradiso del Mare perché noi Pro Loco ci siamo fatti carico dei lavori per l’impianto di climatizzazione del Paradiso e per i lampadari. I soldi non ce li siamo mai messi in tasca. Ho anche tutte le ricevute dei soldi che davamo ai commercianti di Anzio. Ogni anno puntualmente esce questa polemica – aggiunge – e io sono stanco, se qualcuno riesce a fare 38 manifestazioni l’anno e una ventina in collaborazioni si accomodi pure. Ci dicono, inoltre, che non facciamo cultura, ma questi signori forse non sanno che Se esite il Palio del Mare è perché lo ha inventato la Pro Loco Città di Anzio, senza contare tutte le iniziative che abbiamo proposto e che non sono state accettate. Per il prossimo anno stiamo già organizzando il raduno delle pro loco del Lazio e il cammino Anzio – Jenne da inserire nei cammini italiani Se non andiamo via ad Anzio non si saprà a chi chiedere per organizzare eventi”.