Tra canti, illustrazioni, musica e tanto colore, nella bella cornice di Villa Adele ad Anzio, ieri mattina i bambini dell’Istituto comprensivo Anzio I hanno portato a compimento il progetto “Riconquistiamo il nostro quartiere” che a piccoli passi ha permesso ai bambini di approfondire le tematiche del territorio.
A partecipare all’evento i piccolissimi della sezione B della scuola dell’infanzia e alcune classi della primaria e secondaria di primo grado, seguiti da insegnati preparate ed aggiornate sulle tematiche locali grazie alla partecipazione al corso di conoscenza e studio del territorio portato avanti dal professor La Porta.
Una bellissima esposizione d’opere d’arte, con cartelloni, bandierine, lavoretti e palloncini hanno impreziosito gli stand posizionati sul grande piazzale di Villa Borghese mentre i bambini si esibivano in canti, racconti storici e culturali della città di Anzio. Ad essere affrontato dai più grandi, i ragazzi della secondaria di primo grado, il tema del cyberbullismo che ha visto anche la partecipazione della Polizia di stato con un mezzo e uno stand dedicato alla tematica. A rendere tutto ancor più spettacolare la partecipazione della banda e corale città di Anzio che insieme ai bambini hanno reso omaggio al paese suonando e cantando il brano Angelita e successivamente l’inno d’Italia.
“Siamo soddisfatti del progetto – ci spiega la maestra dell’infanzia Cristiana – i piccolini dell’asilo della sezione B si sono impegnati molto e hanno costruito un bellissimo plastico della città, grazie a questo hanno imparato tanto anche a livello topografico, da piccoli si impara facendo. Noi abbiamo fatto tanto, la sezione B dell’infanzia del plesso Ambrosini è stata l’unica sul territorio a partecipare alla manifestazione sullo sbarco di Anzio e i bambini si sono molto interessati alla storia di Angelita, che hanno cantato durante la mattinata insieme a tutti gli altri bambini”. A conclusione della “festa” un bellissimo flashmob creato dai bambini, posizionati in tre cerchi concentrici, per ricordare l’importanza della pace tra i popoli.
Di Sara Passarella