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Nettuno, il 29 e il 30 aprile il corteo storico per le vie della città

Di scena sabato 29 e domenica 30 aprile il corteo storico che si snoderà per le vie della città nettunese

Di scena sabato 29 e domenica 30 aprile il corteo storico che si snoderà per le vie della città nettunese, per l’occasione ricolma di stand gastronomici, spazi per bambini, mercati artigianali, laboratori ludici e molto altro. Si parte sabato alle 16, con la rievocazione protagonista in piazza Cesare Battisti, piazza Guglielmo Marconi, piazza Colonna e piazza del Mercato, e la giornata che si concluderà alle 19,45 con lo spettacolo “Zoè il principio della vita”, della compagnia Piccolo Nuovo Teatro.

Domenica si parte la mattina, dalle 10,30, con eventi, stand e laboratori in piazza Cesare Battisti, via del Baluardo, piazza Andrea Sacchi, piazza Colonna, piazza Guglielmo Marconi, piazza San Giovanni, piazza Mazzini e piazza del Mercato. La giornata si concluderà alle 18,40 con l’approdo della statua della Madonna e il corteo processionale storico.

“L’Associazione culturale ‘La Stella del Mare’ – si legge nel comunicato dedicato all’evento – vi invita a vivere una bella rievocazione storica che parla del nostro territorio, delle nostre tradizioni, della nostra gente unita da un sentire comune: quel rapporto d’amore millenario tra i nettunesi e la Madonna delle Grazie. L’approdo della statua lignea della Madonna è un evento realmente accaduto, e la statua custodita nella navata centrale del Santuario è proprio quella originale del 1550.

Sabato 29 e domenica 30 aprile, la città di Nettuno tornerà indietro nel tempo, agli antichi fasti rinascimentali, tra i magnifici costumi delle dame e dei cavalieri, i mercati, gli artigiani, gli artisti, gli spettacoli itineranti per le piazze del centro storico.

Un ricco corteo si snoderà sul lungomare e andrà ad accogliere la statua sull’arenile antistante il Santuario. La soprano Jenny Bramato con l’Ave Maria, la Corale di Nettuno con canti della nostra tradizione dedicati alla Madonna, sottolineeranno il momento solenne, rinnovando ancora una volta quel rapporto d’amore secolare che unisce la Madonna delle Grazie ai nettunesi”.