Mario Righini è una delle tante eccellenze partorite dal nostro territorio. Fabbro, classe 1941, aveva forgiato, con le proprie mani e col proprio ingegno, due lampadari che voleva donare alla città di Nettuno.
La sua offerta, rivolta al comune nell’estate di due anni fa, era caduta nel dimenticatoio, così come la promessa del Comune di istituire un’esposizione museale per rendere il giusto onore ad una maestranza molto nota e apprezzata per il suo operato anche ben lontano dai confini nettunesi. L’idea, da parte del fabbro, era di donare delle sculture alla cittadinanza che andassero a rimpinguare l’esposizione, ma tutto è rimasto lettera morta.
Ora Righini è ritornato alla carica e l’attuale amministrazione ha accettato suo dono, installando proprio questa mattina i lampadari appendendoli ai soffitti degli archetti che danno accesso al borgo medievale: i manufatti in questione, lo ricordiamo, sono in stile cinquecentesco e battuti a mano, e ben si armonizzano con lo stile architettonico circostante.
Ora resta da capire se l’amministrazione Casto vorrà dare seguito all’istituzione di un’esposizione delle opere di Mario Righini.
(di Daniele Mancin)