Home Notizie Anzio Acqualatina, il Senatore Fazzone: “Illegittima la cessione a Italgas”

Acqualatina, il Senatore Fazzone: “Illegittima la cessione a Italgas”

Nessun voto dei Sindaci dell'Ato 4 (tra cui rientrano i Comuni di Anzio e Nettuno) e assenza dei requisiti di "socio industriale"

Nessun voto dei Sindaci dell’Ato 4 (tra cui rientrano i Comuni di Anzio e Nettuno) e assenza dei requisiti di “socio industriale” sulla base di queste due considerazioni il Senatore di Forza Italia Claudio Fazzone contesta l’acquisto delle quote di Veolia e della società Acqualatina da parte di Italgas e lo definisce illegittimo.
Fazzone solleva il problema in un’interrogazione presentata al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto-Fratin con la quale chiede un’ispezione ed una verifica per capire se siano state rispettate le indicazioni della normativa di settore.
“Italgas, nel giugno 2023, ha comprato da Veolia il 49% di Acqualatina SpA, gestore del servizio idrico integrato dell’ATO4 attraverso un’articolata operazione societaria – scrive Fazzone nel documento inviato al Ministro – in sostanza, ha comprato il 100% della società Acqua che detiene, tra l’altro, il 100% della società Idrolatina che a sua volta detiene il 49% di Acqualatina.
Ma in base all’art. 31 del contratto di Concessione in favore di Acqualatina, la Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 avrebbe dovuto esprimere il gradimento sul mutamento soggettivo del socio privato scelto con gara e non lo ha fatto, limitandosi a prendere atto dell’operazione societaria di trasferimento delle quote, nella seduta del 7 settembre 2023. Atteggiamento ben diverso ebbe la stessa assemblea dei sindaci nel 2017 quando negò, in base ad un parere pro-veritate, il gradimento al subentro di Acea a Veolia in Idrolatina (e quindi indirettamente Acqualatina) sul presupposto che era stato individuato il socio privato tramite gara e non poteva essere sostituito con un accordo negoziale. Nell’ipotesi in cui l’Ato4 avesse esaminato nel merito il gradimento per il subentro di Italgas a Veolia in Acqualatina, certamente lo avrebbe negato, o per i motivi evocati nei confronti di Acea nel 2017 o per assenza totale dei requisiti necessari per assumere la qualifica di socio industriale da parte di Italgas. In sintesi la decisione dell’Ato 4 di non pronunciarsi sul gradimento, dando il via libera implicitamente al subentro di Italgas a Veolia, è da considerarsi palesemente illegittima perché è di tutta evidenza che, in base ad una consolidata giurisprudenza, il subentrante socio industriale in una compagine titolare di concessione deve possedere i requisiti previsti originariamente dal bando di gara in ragione procedura competitiva cosiddetta ‘a doppio oggetto’. Italgas, al momento del subentro, non aveva per nulla i requisiti dimensionali previsti dalla gara indetta nel 2000, non potendo vantare i richiesti 600.000 abitanti serviti e il fatturato specifico di quasi 57 milioni di curo, essendo nel 2023 la presenza di Italgas nel settore del sistema idrico integrato del tutto insignificante. Alla luce di tutto questo – dice ancora Fazzone – il trasferimento delle quote di Idrolatina a Italgas, per il tramite della società Acqua, è da reputarsi nullo per contrarietà a norme imperative. Nullità che è imprescrittibile e quindi eccepibile in ogni momento; l’attuale illegittima composizione della compagine societaria (alla luce dell’ingresso nel servizio di un operatore, quale Italgas, senza alcuna esperienza nelle attività del sistema idrico integrato), sta comportando problemi gestionali e di definizione tariffaria riferiti all’ATO4”.