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Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno: stato di avanzamento dei lavori ma…

Gli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno sono al centro di un ambizioso programma di potenziamento e ammodernamento, un progetto che riflette la visione di crescita e miglioramento costante della ASL Roma 6 guidata dal Commissario Straordinario dottor Francesco Marchitelli e del Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina.
Con l’obiettivo di rafforzare la capacità di risposta e migliorare i servizi sanitari offerti alla popolazione, la Direzione Strategica ha approvato una serie di interventi strutturali e tecnologici significativi.
La regia di questa trasformazione è affidata all’ingegnere della ASL Roma 6, Alessandra Candreva, il cui lavoro e impegno sono stati determinanti per la gestione e l’avanzamento dei progetti. L’installazione di due nuovi sistemi diagnostici RX di ultima generazione e completamente digitali rappresenta un passo avanti cruciale per l’efficienza del servizio di Radiologia.
Il primo sistema sarà dedicato agli esami di emergenza e urgenza, mentre il secondo sarà utilizzato per gli esami programmati nel padiglione Faina. Questi sistemi, finanziati attraverso il Piano di Ripresa e Resilienza, hanno richiesto un investimento complessivo di 600.000 euro, comprensivo delle forniture e dei lavori connessi. Il collaudo dei nuovi apparati è previsto entro il 15 dicembre, segnando una tappa fondamentale verso una diagnosi più rapida e precisa per i pazienti.
In risposta alle necessità crescenti evidenziate dalla pandemia e per conformarsi alle normative vigenti, la ASL Roma 6 ha avviato i lavori per la realizzazione di un nuovo reparto di Terapia Intensiva e di un reparto di Terapia Semintensiva. Questi progetti sono stati finanziati tramite la Delibera di Giunta Regionale (DGR) 671, in linea con le disposizioni del Decreto Legge n. 34 del 2020. L’investimento per questi interventi supera i 2,5 milioni di euro, un impegno finanziario volto a potenziare la capacità di cura e a migliorare le condizioni di assistenza dei pazienti più critici. La conclusione dei lavori è prevista per il 9 aprile 2025, momento in cui gli ospedali potranno contare su reparti rinnovati e più efficienti.
Non si fa menzione nel comunicato della cronica carenza di personale, dei Pronto soccorso che rispetto allo scorso anno ha sei unità infermieristiche in meno ed un cronico problema di turnazioni. Non si parla della situazione di grave emergenza che si è vissuta per. tutta la stagione estiva e che persiste ancora oggi. Non si fa menzione del fatto che il punto nascite è chiuso in via definitiva, che l’ospedale non ha un pediatra, due sale per gli interventi chirurgici di cui una chiusa per lavori di ristrutturazione, del fatto che i pazienti che hanno necessità di degenza in ospedale vengono inviati agli ospedali di Velletri, Albano, il Noc e Cori ma non trovo posto nell’ospedale locale con disagi infiniti per i familiari che vogliono andare a trovarli quotidianamente.