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Nettuno onora le Forze Armate e chi è caduto in battaglia per l’Unità d’Italia

Il 4 novembre il Comune di Nettuno ha celebrato, con equilibrio e semplicità, alle 10.30 in piazza Battisti, le Forze Armate e l’Unità d’Italia, festa istituita nel 1919 con riferimento alla vittoria del 04 gennaio 1918 a Vittorio Veneto, che segnò la sconfitta dello straniero invasore.
E’ stata testimoniata la vicinanza a Chi si impegna e presidia libertà e democrazia, interviene a sostegno e soccorso nelle calamità non solo naturali ed è stato reso omaggio al valore e alla dedizione delle nostre Forze armate al servizio della Patria, contro tutte le patologie del ventesimo secolo, compresi i rigurgiti antisemiti che sembrano pericolosamente riaffacciarsi, con l’asse democratico mondiale sotto minaccia esistenziale per il crescere di autocrazie e teocrazie dispotiche.
Come non ricordare le dolorose vicende della II Guerra Mondiale e la sconfitta del nazifascismo che in talune occasioni raggiunse il massimo della abiezione umana con i campi di sterminio.
Il tempo in cui viviamo, con conflitti non molto distanti da Noi, la Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, dopo la giornata della Memoria, il giorno del Ricordo, il 25 Aprile, il 2 Giugno, assume un rilievo ancora più significativo ed è un momento sicuramente alto per riflettere e per cementare, facendola lievitare, la consapevolezza che pace, democrazia, solidarietà, coesione, tolleranza, uguaglianza, giustizia ed equità sociale vanno coltivati e perseguiti con ogni possibile sforzo, contro razzismi, antisemitismi, xenofobia, intolleranza, totalitarismi, brutalità, barbarie, mortificazione ed annientamento della dignità umana. Mai avremmo pensato che i nostri figli e i nostri nipoti, ed anche noi stessi, avrebbero vissuto la contemporaneità di un “progrom”.
Onoriamo quindi al meglio e fortemente consapevoli, la memoria dei Caduti in tutte le guerre, per costruire una Comunità sempre più coesa e solidale, che garantisca crescita e pari opportunità, soprattutto ai giovani, che pienamente sappiano riconoscersi nei simboli che testimoniano la nostra Italianità: Inno, Bandiera, Lingua, nella consapevolezza che ciò che rende grande una nazione è il popolo e le sue virtù, non le leggi.
Alle considerazioni espresse aggiungiamo la foto di una epigrafe apposta nella Cappella del Cimitero di Nettuno, riferita ad un giovane concittadino, nato nel 1895 e morto in guerra nel 1916, che non può indurre gli animi più sensibili a riflettere, con sentimenti di viva commozione sul prezzo pagato da tanti ragazzi per costruire l’Italia di oggi.
VIVA L’ITALIA VIVA LE FORZE ARMATE!
La Commissione Straordinaria
(Giallongo-Reppucci-Infantino)