Il 4 novembre celebriamo, con equilibrio e semplicità, alle 10.30 in piazza Cesare Battisti, le nostre Forze Armate e l’Unità d’Italia, festa istituita nel 1919 con riferimento alla vittoria del 4 gennaio 1918 a Vittorio Veneto, che segnò la sconfitta dello straniero invasore.
VOGLIANO TESTIMONIARE la vicinanza a Chi si impegna e presidia libertà e democrazia, interviene a sostegno e soccorso nelle calamità non solo naturali.
RENDIAMO OMAGGIO al valore e alla dedizione delle nostre Forze Armate al servizio della Patria, contro tutte le patologie del ventesimo secolo, compresi i rigurgiti antisemiti che sembrano pericolosamente riaffacciarsi, con l’asse democratico mondiale sotto minaccia esistenziale per il crescere di autocrazie e teocrazie dispotiche.
Mostriamo gratitudine ai nostri Militari che all’estero portano pace, democrazia alleviano sofferenze, contribuiscono alla ricostruzione delle Istituzioni democratiche agevolando, altresì, processi di crescita e di sviluppo di territori, spesso in deficit di benessere, interessati da guerre, conflitti etnici e criticità economico – sociali.
Come non ricordare, con riconoscenza e forte commozione, i circa 700.000 giovani, provenienti da tutte le regione italiane, dal Piemonte alla Sicilia, che persero la vita nella prima guerra mondiale per realizzare una Patria, unita, libera, democratica e per difendere gli ideali risorgimentali che hanno trovato piena compiutezza nella Costituzione repubblicana del ’48.
Come non ricordare le dolorose vicende della II Guerra Mondiale e la sconfitta del nazifascismo che in talune occasioni raggiunse il massimo della abiezione umana con i campi di sterminio.
CELEBRIAMO l’identità, l’appartenenza, ed i valori consacrati nella Costituzione, rinsaldiamo la coscienza e il sentimento nazionale.
Il tempo in cui viviamo, con conflitti non molto distanti da Noi, la Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, dopo la giornata della Memoria, il giorno del Ricordo, il 25 Aprile, il 2 Giugno, assume un rilievo ancora più significativo ed è un momento sicuramente alto per riflettere e per cementare, facendola lievitare, la consapevolezza che pace, democrazia, solidarietà, coesione, tolleranza, uguaglianza, giustizia ed equità sociale vanno coltivati e perseguiti con ogni possibile sforzo, contro razzismi, antisemitismi, xenofobia, intolleranza, totalitarismi, brutalità, barbarie, mortificazione ed annientamento della dignità umana. Mai avremmo pensato che i nostri figli e i nostri nipoti, ed anche noi stessi, avrebbero vissuto la contemporaneità di un “progrom”.
Si può sopravvivere senza benessere ma non senza dignità, non senza tracce di pietà, commozione per il destino degli altri: la storia, si dice maestra di vita e questo insegna, se però riusciamo ad essere saggi interpreti e buoni lettori delle vicende tragiche del passato, sedimentando l’IMPEGNO DEL DOVERE DI MEMORIA, tenendo conto che in ogni famiglia c’è sicuramente un antenato che ha lottato, e spesso anche perso la vita, per l’Italia libera, unita, indipendente in cui, pur con non poche difficoltà abbiamo la fortuna di abitare e vivere.
ONORIAMO, quindi al meglio e fortemente consapevoli, la memoria dei Caduti in tutte le guerre, per costruire una Comunità sempre più coesa e solidale, che garantisca crescita e pari opportunità, soprattutto ai giovani, che pienamente sappiano riconoscersi nei simboli che testimoniano la nostra Italianità: Inno, Bandiera, Lingua, nella consapevolezza che ciò che rende grande una nazione è il popolo e le sue virtù, non le leggi.
Alle considerazioni espresse aggiungiamo la foto di una epigrafe apposta nella Cappella del Cimitero di Nettuno, riferita ad un giovane concittadino, nato nel 1895 e morto in guerra nel 1916, che non può indurre gli animi più sensibili a riflettere, con sentimenti di viva commozione sul prezzo pagato da tanti ragazzi per costruire l’Italia di oggi.
VIVA L’ITALIA VIVA LE FORZE ARMATE
La Commissione Straordinaria
(Giallongo-Reppucci-Infantino)