La Regione Lazio ha avviato un’indagine per contrastare l’erosione costiera che minaccia le spiagge di Anzio e Terracina.
Droni, georadar e sonar ad Anzio e Terracina per salvare le spiagge dalle mareggiate e dall’erosione, una delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
L’iniziativa, incentrata sull’uso di tecnologie avanzate come droni, georadar e sonar, mira a individuare le aree più a rischio lungo il litorale e a studiare soluzioni efficaci per salvaguardare l’ecosistema marino e le attività balneari.
Il progetto della Regione Lazio prevede un affidamento diretto per il servizio di rilievi idrografici e geofisici nei siti di Anzio e Terracina.
L’obiettivo è acquisire dati dettagliati sulle condizioni dei fondali attraverso una serie di rilevazioni batimetriche e geofisiche.
Queste operazioni saranno condotte con l’ausilio di sofisticati strumenti come il sonar a scansione laterale, il multibeam, il Sub Bottom Profiler e lo Spark Chirp e, per l’appunto, di georadar e droni.
Questi strumenti permetteranno di identificare eventuali depositi sabbiosi relitti, valutandone la compatibilità per un possibile intervento di ripascimento dei litorali. Le tecnologie impiegate nel progetto rappresentano un punto di svolta nella gestione delle coste. Attraverso il sonar a scansione laterale e il multibeam, gli operatori potranno ottenere immagini ad alta risoluzione del fondale marino. Mentre i profili sismici generati dal Sub Bottom Profiler e dallo Spark Chirp offriranno una visione stratigrafica dei sedimenti sotto il fondo marino. L’uso combinato di questi strumenti permetterà di avere un quadro completo della conformazione geologica dei siti interessati e delle dinamiche erosive in atto, contribuendo così alla protezione del litorale.