Primo Piano

Progetto New European Bauhaus per il Porto di Anzio: Sostenibile e partecipato

 

A conclusione del progetto “FishArt. Arte Partecipativa per l’Oceano al Porto di Anzio” finanziato dal New European Bauhaus e guidato dall‘ Universita degli studi di Torino e Università Roma Sapienza Dip. Memotef, con la collaborazione di Raw-News e Platoon Cultural Development il 20 ottobre presso la Lega Navale Italiana di Anzio, si è tenuto il Follow-Up Collaboratorium.
L‘evento ha riunito cittadini, operatori del porto e associazioni per riflettere sul futuro del Molo Innocenziano e delle aree circostanti. Tra visioni innovative e proposte concrete, sono emerse idee che trasformano il porto in uno spazio vivo, accogliente, sostenibile e sopratutto uno Spazio Pubblico.
L’evento è stato aperto da una presentazione dei risultati del progetto da parte di Chiara Certomà (slides disponibili PDF), Federico Fornaro ha introdotto i video reportage e Marcello Dato ha dato il via alla discussione con una presentazione su proposte di scenario building per il futuro del Porto d‘Anzio, sviluppata in collaborazione con i mentori Oleg Koefoed e Vanessa Gerotto della Commissione Europea che porterà all’elaborazione del documento finale di follow up per il Comune e la cittadinanza di Anzio.
All’evento hanno partecipato rappresentanti di rappresentanti delle scuole, delle cooperative dei pescatori, delle associazioni ambientali, artisti, lavoratori del mare.
Durante la discussione con i partecipanti sono stati affrontati in particolare i seguenti temi:
Infrastrutture del Porto e Spazi Pubblici

  • Ottimizzazione delle Risorse Esistenti: Uno dei punti centrali è stato migliorare la gestione dell’infrastruttura portuale, con particolare riferimento al Molo Innocenziano, come la gestione dei rifiuti e la manutenzione dei moli e l’ottimizzazione della gestione dei fondali e del parcheggio per imbarcazioni. (mezionato il dragaggio del Molo Pamphili che allo stato attuale non permette la partecipazione a regate importanti).
  • Spazi Pubblici e di Incontro: I partecipanti hanno immaginato passeggiate panoramiche dove cittadini e turisti possano rilassarsi, godersi il paesaggio e vivere il porto non solo come luogo di transito, ma come spazio di socialità. Sebbene le leggi impongono che il porto  deve essere completamente libero per lo svolgimento delle attività economiche legate alla pesca e al commercio, sarebbe auspicabile anche un porto di tutti che sia un vero e proprio spazio pubblico, con servizi igienici, panchine e giardini urbani, ovviamente senza intralciare le attivitá commerciali e logistiche legate all‘economia della pesca.
  • Mercato Pesce Bello e Pulito: “Come a Valencia!” hanno esclamato alcuni partecipanti, proponendo la creazione di un mercato del pesce accessibile, bello e pulito. Potrebbe diventare un punto di riferimento per promuovere la cultura del pesce locale e favorire un legame più stretto tra i cittadini e l’attività di pesca.Iniziative Culturali, Artistiche ed Educative
    • FishArt: Si è parlato di riprodurre l’evento FishArt, magari in una versione più ridotta e gestita dalle scuole locali, con attività creative legate al mare e una vera e propria zona per bambini,  é stato proposto anche un piccolo parco giochi a tema in alcune zone dedicate e sicure dove non vengono lasciate attrezzature pericolose.
    • Sculture di “Mostri Marini Mangia Plastica”: Una proposta molto suggestiva riguarda la realizzazione di sculture metalliche interattive raffiguranti mostri marini, progettate per “mangiare” la plastica. Questi “mostri” fungerebbero da raccoglitori di rifiuti marini, in cui cittadini e pescatori potrebbero depositare la plastica trovata in mare o sulla spiaggia. Sarebbe necessario un sistema regolare di svuotamento, ma l’idea ha il potenziale di trasformare la pulizia del porto e delle spiagge in un’attività creativa e partecipativa.
    • Installazioni Permanenti e Porto Cultura Lab: Oltre alle sculture, si è immaginata la creazione di installazioni artistiche permanenti e laboratori temporanei di ricerca, come il Porto Cultura Lab, dove si possano sviluppare progetti incentrati sul mare e sul porto. Questa iniziativa non solo darebbe un nuovo significato culturale allo spazio del porto, ma fungerebbe anche da punto di incontro per pescatori, cittadini e ricercatori, promuovendo dialoghi e innovazioni in ambito ambientale e artistico.
    • Tour Educativi: Un’altra proposta interessante è quella di organizzare percorsi didattici sul molo per famiglie e bambini, incentrati sia sulla bellezza del mare sia sulla sua fragilità. Questi tour “Art Walks”, arricchiti da installazioni fotografiche e informazioni educative, sensibilizzerebbero i visitatori sui problemi dell’inquinamento marino e delle microplastiche.Consapevolezza Ambientale ed Economia Circolare
      • Isola Ecologica e Raccolta Rifiuti Marini: Un tema particolarmente sentito riguarda la creazione di un’Isola Ecologica dedicata esclusivamente alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti recuperati dal mare dai pescatori locali. Si è discusso del problema legato ai rifiuti marini che richiedono un trattamento dedicato attraverso l’attivazione di una filiera da costruire nel territorio di Anzio. Un’isola ecologica ben organizzata consentirebbe di trattare questi rifiuti in modo efficace, promuovendo un’economia circolare e coinvolgendo la comunità locale.
      • Smaltimento dell’Olio Esausto: È stata sottolineata anche l’urgenza di dotare il porto di un sistema efficiente per conferire l’olio esausto prodotto dai pescherecci, agli impianti adeguati giá esistenti, in modo da poter gestire correttamente gli scarti dell’attività peschereccia, riducendo il rischio di inquinamento e fuoriuscite accidentali di olio in mare.
      • Quantificazione dei Rifiuti Marini: Si è discusso dell’importanza di misurare quanti rifiuti marini vengono raccolti dalla flotta peschereccia di Anzio. Una possibile iniziativa sarebbe quella di dedicare una giornata speciale, come il “World Trash Day”, per sensibilizzare l’opinione pubblica, mostrando i dati sulle quantitá di plastica e rifiuti raccolti ogni mese. Questo potrebbe aiutare a rendere visibile l’impatto della spazzatura marina sulla salute del nostro mare.
      • Valorizzazione dei Mestieri del Mare: I partecipanti hanno espresso la volontà di promuovere le competenze legate ai mestieri del mare, integrando programmi educativi che possano formare le nuove generazioni e, allo stesso tempo, incentivare uno sviluppo sostenibile del porto, in linea con le linee guida sulla “Blue Growth”della Commissione Europea.

        Governance e Partecipazione Comunitaria
        • Gestione Partecipata e Trasparente: Uno dei temi più sentiti è stato quello della gestione condivisa e trasparente del porto. Si è parlato della necessità di mantenere un dialogo costante tra l’amministrazione comunale, i pescatori e gli altri attori locali per garantire che le decisioni siano orientate a preservare l’intero porto di Anzio sia nelle sue aree commerciali che da diporto, nonchè tutte le aree costiere come bene comune e quindi di pertinenza pubblica.
        • Tavolo di Negoziazione Comune-Pescatori: È emersa la proposta di aprire un tavolo di negoziazione tra il Comune e i pescatori, per garantire una gestione ordinata e rispettosa del Molo Innocenziano e del porto della Piccola Pesca. Questo tavolo non solo favorirebbe un migliore coordinamento operativo, ma rappresenterebbe anche una piattaforma di dialogo per affrontare questioni di lungo termine legate alla sostenibilità e alla gestione del porto, specialmente per chi ci lavora.
        • Futuro del Porto di Anzio: La situazione di incertezza rispetto alle sorti dell’area portuale di Anzio determinatesi a seguito del fallimento della società Capo d’Anzio ha fatto emergere le preoccupazioni dei partecipanti e una chiara indicazione sulla preferenza che lo spazio portuale nella sua totalità sia uno spazio a gestione pubblica e di uso pubblico. I partecipanti hanno proposto di creare una coalizione di stakeholder pubblici, (pescatori, commercianti e associazioni) e dei concessionari demaniali uniti per difendere il porto come bene comune.