Ogni corale ha un sogno tutto suo, ma ce ne è uno che tutte hanno in comune: eseguire il Requiem K626 di W.A. Mozart, ultima opera del grande musicista e suo testamento spirituale.
La Corale Polifonica Città di Anzio lo ha realizzato sabato 19 ottobre e non in un luogo qualsiasi, ma nella magnifica città di Vienna, che ne ha accolto la prima esecuzione e che è diventata la città della musica.
La Corale Polifonica Città di Anzio ha avuto l’onore di partecipare come unica corale a un concerto organizzato dalla società “Concert-Austria”, in occasione del bicentenario della nascita del compositore Anton Bruckner.
Il concerto intitolato “Death and Resurrection” ha messo a confronto lo stile e la visione mistica di due grandi compositori austriaci paragonando le loro opere legate dal filo della fede.
La Corale Polifonica Città di Anzio è stata accompagnata dall’orchestra “Cappella Carloni” di Vienna e diretta dal M° Christoph Eherenfellner che ha assemblato la corale con le voci degli altri coristi provenienti da tutto il mondo, in una due giorni di studio nella splendida Ehrbar Sall del Conservatorio di Vienna, per culminare poi nella magnifica e potente esibizione nella Karlskirche, festa dell’arte barocca austriaca e dall’acustica perfetta.
Il concerto si è aperto con due mottetti di Anton Bruckner, per sole voci per poi esplodere nel magnifico Requiem che ha fatto risuonare la cattedrale come un grande organo immergendo il pubblico in un maestoso affresco di spiritualità e bellezza.
Lo sforzo, lo studio, l’impegno sono stati ripagati dagli scroscianti applausi del pubblico che ha riempito le navate della cattedrale regalando ai coristi anziati momenti che saranno difficili da dimenticare.
Il M° Christoph Eherenfellner ha ringraziato pubblicamente la Corale di Anzio apprezzandone l’impegno, la professionalità e la qualità vocale che ha permesso la perfetta riuscita di un ambizioso progetto.
La Corale Polifonica Città di Anzio, proporrà prossimamente alcuni estratti del concerto viennese rendendo partecipi le città di Anzio e Nettuno, augurandosi che progetti ambiziosi come quello del Requiem, possano diventare realtà anche sul nostro territorio coinvolgendo associazioni, compagini orchestrali, istituzioni pubbliche e private affinché la cultura possa diventare motore di rinascita delle nostre due città