e al destino incerto del personale.
Questi eventi sono il risultato di anni di cattiva gestione e di una visione distorta che ha caratterizzato le precedenti amministrazioni, che hanno immaginato un porto mastodontico, simile a quello di Montecarlo, scollegato dalle reali esigenze della nostra città e dei suoi cittadini.
Questi eventi sono il risultato di anni di cattiva gestione e di una visione distorta che ha caratterizzato le precedenti amministrazioni, che hanno immaginato un porto mastodontico, simile a quello di Montecarlo, scollegato dalle reali esigenze della nostra città e dei suoi cittadini.
La decisione di inseguire un progetto di sviluppo sovradimensionato ha gravato la città con debiti e problemi legali, impedendo lo sviluppo di un porto sostenibile e a misura di Anzio, che avrebbe dovuto essere il cuore pulsante della piccola pesca, del turismo di qualità e del commercio locale. Il fallimento della Capo d’Anzio è il triste epilogo dopo anni di bugie, di contenziosi, di avvicendamenti ai vertici e di ricerche di finanziamenti mai arrivati.
Occorre, però, guardare avanti con serietà e senso di responsabilità.
È indispensabile che la Regione Lazio sia coinvolta in un rapido processo di gestione anche provvisoria del bacino portuale, che garantisca la funzionalità e i posti di lavoro.
Questo sarà uno dei nostri primi impegni in caso di vittoria elettorale, e superate le prime emergenze, perseguiremo una visione di porto come risorsa strategica dell’intera città
Anzio merita un porto che rispecchi la sua storia e le sue tradizioni, non un sogno irrealizzabile”.
Il candidato sindaco della coalizione Movimento 5 Stelle, Alternativa per Anzio e Sinistra Italiana Anzio Ciro Nutello.