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Le barche ormeggiate ad Anzio dovranno lasciare il Porto entro il 15 ottobre

Una notizia che ha lasciato tutti più che sorpresi quella ricevuta in queste ore da una parte dei titolati delle barche ormeggiate al Porto di Anzio. Oltre una ventina (su circa 400 imbarcazioni complessive) hanno ricevuto una telefonata da personale che si è qualificato del Porto Marina di Nettuno, in cui si faceva presente che l’imbarcazione doveva essere rimossa dal bacino neroniano entro il 15 ottobre.
Una comunicazione verbale, con un preavviso di appena 11 giorni, per la rescissione di contratti che, in alcuni caso, scadrebbero addirittura nel 2025 o nel 2026. Ovviamente nessuna delle persone contattate ha modo di spostare la barca in tempi così rapidi.
E’ in corso da parte dei titolari dei contratti di ormeggio con la Capo d’Anzio, che di recente è stata oggetto di procedura fallimentare, l’accertamento della veridicità della comunicazione ricevuta. Sembra infatti improbabile che l’Amministrazione comunale di Anzio possa aver dato il via ad una procedura di sfratto collettiva e, di fatto, di definitiva chiusura del Porto di Anzio, con un preavviso di appena 11 giorni e senza una comunicazione formale, come una pec o una raccomandata.
Un iter che apre certamente le porte ad un contenzioso con quanti hanno già pagato parte o tutto il servizio di ormeggio anche per gli anni futuri, un danno enorme per la città di Anzio che si vedrebbe per la prima volta da tempo immemore, priva dell’area di stallo per gli ormeggi e di fatto con un porto dimezzato. Tutto questo senza contare che il personale della Capo d’Anzio, passato per tre mesi in quota alla Marina di Nettuno, verrebbe licenziato in tronco.