Il profilo del Lazio che esce dalla Guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso conferma pregi e difetti della regione. Da un lato l’estrema varietà del panorama vitivinicolo di alta qualità: da Ponza ai calanchi viterbesi i nostri Tre Bicchieri sono sparsi in tutto il territorio della regione. Questo vuol dire che ancora non si è riusciti a creare dei veri e propri “distretti vitivinicoli” di qualità, e questo è un vero problema se si pensa al numero di denominazioni e soprattutto al fatto che nella realtà i distretti ci sono eccome, dai Castelli Romani alle Terre del Cesanese, dalla fascia che da Anzio arriva fino a Cori, ai Colli Etruschi Viterbesi… Nessuno di questi però è riuscito a esprimere un peso specifico decisivo nella produzione di alta qualità della regione. Dall’altro lato l’altrettanto estrema varietà dei vitigni che troviamo ai vertici della produzione: nei 10 vini premiati con i Tre Bicchieri troviamo la bellezza di 14 vitigni diversi, che spaziano dalla biancolella alla malvasia del Lazio, al grechetto o al cesanese, per poi passare al merlot, alla grenache, al viognier o allo chardonnay. È così che la tradizione di Ponza o di Frascati trova il suo “pendant”, ad esempio, nell’attitudine delle colline della Tuscia a produrre vini rossi di alto livello da vitigni internazionali. Ancora una volta, tuttavia, la bellezza di questa diversità nasconde un rovescio della medaglia: è evidente, infatti, che i vitigni autoctoni fanno una gran fatica a indicare il “senso di marcia” al territorio, e questo molto più che nella maggior parte del Vigneto Italia.
Ecco la classifica e l’analisi di Gambero rosso sui vini del Lazio:
- Anthium Bellone ’23 Casale del Giglio
- Biancolella di Ponza ’23 Antiche Cantine Migliaccio
- Cesanese del Piglio Sup. Hernicus ’22 Antonello Coletti Conti
- Fiorano Bianco ’22 Tenuta di Fiorano
- Frascati Sup. ’23 Casale Marchese
- Habemus ’22 San Giovenale
- Montiano ’21 Famiglia Cotarella
- Poggio Triale ’22 Tenuta La Pazzaglia
- Roma Bianco ’23 Poggio Le Volpi
- Sergio Mottura Brut M. Cl. ’15 Sergio Mottura