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Il Pm Musarò a Tritone: “Tutti sanno che c’è la mafia ad Anzio e Nettuno”

E’ durata oltre 5 ore la requisitoria del Pubblico ministero Giovanni Musarò che da mesi sta portando avanti l’accusa nel Processo Tritone, in corso presso il Tribunale di Velletri, che vede alla sbarra le famiglie dei clan del Litorale. Un’operazione che ha portato allo scioglimento dei comuni di Anzio e Nettuno. Il Pm ha ripercorso tutti i capi di imputazione per le persone agli arrestati, i Madaffari, i Gallace, i Perronace, i Tedesco e si è dilungato sui rapporti che queste famiglie avevano con la politica che chiedeva loro i voti.
“Tutti lo sanno – ha detto il Pm – che ad Anzio e Nettuno c’è la mafia, ma oltre al fenomeno dello spaccio di droga che è l’attività principale ed essenziale alla mafia, ci sono le infiltrazioni nella politica che sono un altro ramo di interesse. Abbiamo intercettazioni che testimoniano come i politici di Anzio e Nettuno abbiano chiesto voti, consensi, abbiamo visto che decidono persino i candidati. Un livello di infiltrazione davvero spaventoso”. Il Pm fa nomi e cognomi di chi ritiene, a vario titolo, coinvolto in un quadro compromesso e spiega che “Le conversazioni ascoltate ad Anzio e Nettuno non hanno nulla da invidiare a quelle che si sarebbero potute sentire a Reggio Calabria”.
Il Pm Musarò ripercorre i tratti peculiari delle famiglie operative sul Litorale. L’intera udienza è disponibile su Radio Radicale. La prossima udienza è fissata per il 23 settembre.