Una cerimonia commossa quella di oggi in chiesa al Santuario di Nettuno. Migliaia di persone si sono presentate per salutare Santiago e Sabrina, per stringersi alla famiglia, stretti tutti in una morsa di dolore difficile anche da condividere.
Una tragedia immane quella di un bimbo e una donna incinta strappati agli affetti familiari per un disgraziato incidente. Un clima condiviso da una città che non riesce a darsi pace e che il Vescovo Vincenzo Viva, che ha officiato la cerimonia, è riuscito a cogliere in pieno.
Tutti i presenti, sconvolti, hanno cercato di farsi forza e manifestare affetto ai familiari, ma a mischiare le carte ci ha pensato il padre di Santiago e cognato di Sabrina, alla fine della cerimonia. Alessandro Bernardi ha preso la parola per pochissimi minuti e le sue parole hanno spezzato il cuore ai presenti e insieme acceso la speranza per un futuro che è già presente.
“Questo è per noi un momento difficile ha detto – ma ci sono delle cose che devo dire. Sabrina era una donna speciale, e per mio figlio Santiago era come una seconda mamma, di questo io la ringrazierò per sempre. Santiago, qualche sera prima della tragedia, ha detto alla madre Simona che gli aveva preparato il latte: ‘sono fiero di te’ e le ha dato un bacio sulla pancia. Voleva tantissimo avere una sorellina. Simona le ha chiesto il perchè di quel gesto, di quelle parole che oggi per noi significano davvero tanto. Santiago ha risposto che era fiero che sua sorella sarebbe nata in una famiglia bellissima come la sua. La famiglia di Santiago ero io, sua madre, ma anche i nonni e tutti gli amici che lo hanno visto crescere tra i tavoli del Kinsale, tutti hanno contribuito al suo essere un bambino gioioso e pieno di vita. Ora da domani noi dovremmo farci forza e mettere via la tristezza, perchè come voleva Santiago sua sorella nascerà nella gioia e avrà la stessa famiglia che Santiago aveva e che amava”.
Parole di speranza, di forza, di profonda umanità.