Anche quest’anno torna, dal 16 al 22 settembre, la Settimana Europea della mobilità, una campagna di sensibilizzazione della Commissione Europea sulla mobilità urbana sostenibile.
Legambiente aderisce a questa campagna europea con numerose iniziative in tutta Italia. Il Circolo Legambiente Le Rondini di Anzio e Nettuno, in occasione di questa campagna, intende mettere in risalto le criticità nell’organizzazione della mobilità in due città che contano insieme oltre 100.000 abitanti, che aumentano in modo considerevole durante la stagione estiva.
Anzio e Nettuno, parte integrante della città metropolitana di Roma, sono servite, per la mobilità verso la capitale, da una linea ferroviaria, che negli ultimi 25 km è a binario unico, e da due strade regionali perennemente sovraffollate.
Il trasporto ferroviario è assicurato, dal lunedì al venerdì, da 21 coppie di treni nei due sensi, il sabato da 17 coppie di treni e la domenica ed i festivi, proprio quando l’afflusso sia dalle città vicine, sia di turisti è più cospicuo, da sole 10 coppie di treni (quasi sempre uno ogni due ore per senso di marcia). Le stazioni sono prive di servizi (acqua, toilettes) e la biglietteria è presente solo a Nettuno.
Le linee Cotral, che ci collegano con Roma, con capolinea presso le fermate della metropolitana Anagnina e Laurentina, vedono 68 coppie di bus nei giorni feriali e solo 23 nei festivi, di cui nessuna da Anagnina.
Anche la mobilità interna ai territori comunali di Anzio e Nettuno risulta difficoltosa: i centri urbani sono spesso impraticabili per l’eccesso di circolazione di auto ed in estate spesso si arriva al limite del collasso della viabilità. I percorsi pedonali sono in molti punti pericolosi, le piste ciclabili sono insufficienti e mal collegate tra loro. Le periferie, sia di Anzio sia di Nettuno, sono collegate da così pochi bus da rendere indispensabile l’uso dell’auto.
Chi è responsabile di questa scarsità di servizi pubblici che convogliano la mobilità sull’automobile?
• Lo Stato che destina al trasporto locale pochi fondi mentre largheggia con gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto. Per la prima volta dal 2017, nel 2024 non sono stati previsti fondi né per il trasporto rapido di massa, il cui fondo è stato definanziato, né per la ciclabilità e la mobilità dolce.
• La Regione Lazio che destina al trasporto locale una parte piccolissima del bilancio regionale (0,04%, previsto in ulteriore diminuzione).
• I Comuni di Anzio e Nettuno, che dovrebbero fare un’azione di pressione sulla Regione Lazio per il potenziamento dei servizi di trasporto locale, ma non hanno fatto alcun intervento sulla Regione Lazio e nessuna proposta
Cosa propone il Circolo Legambiente Le Rondini di Anzio e Nettuno?
Un’azione di pendolari e cittadini che induca ogni forza politica (e quindi anche le future amministrazioni comunali, per il cui rinnovo si voterà il 17 e 18 novembre prossimi) ad intervenire per il potenziamento del trasporto pubblico locale e per il miglioramento delle strutture atte a favorire la circolazione di pedoni e biciclette. Questo anche in considerazione della grande importanza del trasporto pubblico a fini turistici. Non dobbiamo più vedere l’assalto domenicale ai pochi treni festivi, indegno di città turistiche come Anzio e Nettuno.