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Sfratti in viale Europa ad Anzio, fogli del Tribunale lasciati sotto le porte

Fogli lasciati sotto le porte in viale Europa ad Anzio, nessuna firma, un modulo precompilato per annunciare a delle famiglie con figli, famiglie a basso reddito, dignitose, che si danno da fare per pagare i conti e crescere  figli, che dovevano lasciare casa entro un mese.
Fogli consegnati a luglio (non una raccomandata con ricevuta di ritorno, non una notifica ufficiale) per dire che a settembre dovevano andare via. In una città di mare in cui gli affitti estivi uccidono il mercato. Ma se anche così non fosse, chi affitterebbe casa ad un pensionato sociale che prendere 505 euro o 700 euro? A famiglie straniere, in regola ma con un lavoro precario, con tre o quattro figli?
Tutte persone che lavorano, che hanno lavori precari e certamente non pagati il giusto, ma che riescono ad andare avanti, dopo aver superato con molte difficoltà la crisi del covid in cui hanno avuto pochissime tutele.
In molti casi su questi documenti mancano i nominativi, si sostiene che le persone sono presenti negli appartamenti senza titolo, ma questo non è vero. Molti di loro avevano avviato una trattativa di acquisto con Panzironi o con chi aveva acquistato da Panzironi, hanno speso soldi, fatto cambiali. Tutti documenti che i residenti fanno vedere a chi glielo chiede, agli avvocati e che hanno fornito alla gestione fallimentare, che dal giorno della consegna del documento non risponde al telefono, alle mail, alle pec.
Lo stesso vale per chi è in affitto. Ora tutti sono a rischio sfratto.
Il Tribunale che ha messo gli sfratti non ha avvertito il comune della presenza delle famiglie con figli minori. Su 70 famiglie a rischiare di finire per strada sono poco meno di 300 persone e di questi oltre 100 sono bambini regolarmente iscritti a suola, e tanti anziani ultraottantenni, con patologie, che non sanno davvero dove andare.
Nessun sostegno, nessuna presa in carico e una procedura che sembra molto lontano dal senso di civiltà e di umanità che in questi casi è d’obbligo.