Dalle 10 di questa mattina è in corso lo sgombero delle prima 5 famiglie su 70 che complessivamente dovranno essere allontanate dalle case del fallimento Panzironi ad Anzio.
Una situazione di vero allarme sociale che vede coinvolte famiglie, bambini, anziani, tutte persone a basso reddito che non hanno soluzioni alternative.
“Ho 78 anni – ci racconta un cittadino che nel corso degli anni ha pagato 38mila euro per acquistare l’immobile e che non ha potuto fare il passaggio dal notaio a causa del fallimento – vivo da solo e di pensione sociale nessuno mi affitterebbe casa e dove posso andare? Ho mille patologie mi piazzo sotto al Comune”.
“Mi hanno prolungato la permanenza di un mese – ci racconta un cittadino che oggi è stato sfrattato – mi hanno detto che devo andare via. Non so che fare, io lavoro manessuno è disposto ad affittarmi una cosa perché sono precario”.
“Ho 74 anni – ci racconta una donna – prendo una pensione da 506 euro al mese e qui, che non è un castello ma è un tetto sulla testa, pago 200 euro al mese. Ho sempre avuto un contratto regolare e voglio continuare a pagare, devono venire a parlare con noi e rinnovare questi contratti. A 70 anni non si può finire per strada”.
Affacciati alle finestre gli altri condomini che hanno lo sfratto fissato per il mese di ottobre e che sono decisi a non andare via. La tensione è palpabile. Nel cortile bambini tra i due e i 6 anni giocano, spaventato dalle chiacchiere degli adulti sul fatto che rischiano di finire in strada.
Tante famiglie italiane in difficoltà e anche tanti cittadini stranieri perfettamente integrati, che lavorano e cercano di arrangiarsi ma che fanno fatica ad ottenere un contratto di affitto. “I ragazzi stranieri sono bravi – ci racconta un residente – hanno i figli piccoli, sempre puliti e vanno a scuola. Lavorano e sono gentili spesso mi aiutano anche con la spesa”.
“Ho quattro figli – ci racconta un cittadino di origine straniera – dai 3 ai 16 anni, mi chiedo dove pensano che possiamo andare. Noi abbiamo sempre pagato, abbiamo i contratti e ci vogliono sfrattare come se fossimo abusivi, ma non è così. Tra pochi giorni iniziano tutti la scuola come pensano che ci possiamo organizzare. È assurdo devono offrirci delle soluzioni non ci possono buttare per strada con tutte le nostre cose. Il Comune che cosa fa?”.
Sul posto nessun delegato del comune di Anzio e dei servizi sociali. A quanto pare l’amministrazione comunale non è stata avvertita die uesta situazione che può creare ad Anzio un disagio immenso.
Oggi le prime 5 famiglie sono state notificate, dagli ufficiali giudiziari scortati dai Carabinieri e ad alcuni stanno portando gli effetti personali fuori dagli appartamenti. Nei prossimi giorni tutti i provvedimenti diventeranno esecutivi. La gestione fallimentare non riconosce neanche gli atti di vendita pregressi e le somme già versate da molti (carte alla mano) e il dialogo tra le parti è chiuso. Entro 30 giorni oltre 200 persone potrebbero trovarsi per strada senza una soluzione.