Due dipendenti di Acqualatina, hanno deciso di impugnare il provvedimento con cui la società li ha licenziati. I due dipendenti con ruoli di responsabilità, sono stati allontanati dalla Spa che gestisce il servizio idrico dell’Ato 4 in seguito alle risultanze dell’inchiesta della Procura di Velletri sul giro di favori che alcuni dipendenti della controllata gestiva, tra Nettuno, Anzio e Aprilia, con allacci fantasma e altri favori a vantaggio degli utenti che erano disposti a pagare mazzette tra i duecento e i 1.500 euro.
Ad essere licenziato, tra gli altri, sono stati il responsabile della manutenzione impianti e reti e il suo referente dell’area nord che non erano implicati negli affari illeciti, ma è stato riconosciuto loro, dall’azienda, un ruolo di responsabilità in quelle vicende.
Il primo dei due però non figura tra gli indagati dell’indagine della Guardia di Finanza, mentre per il secondo, coinvolto nell’inchiesta, assistito dall’avvocato Renato Archidiacono, si è sottoposto all’interrogatorio dopo la chiusura delle indagini preliminari e per lui il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione.
Entrambi oltre ad opporsi al licenziamento hanno chiesto un risarcimento danni per il trattamento subito dall’azienda.