Home Cultura e Spettacolo Musica, legalità, integrazione: Nettuno guarda ad un futuro migliore

Musica, legalità, integrazione: Nettuno guarda ad un futuro migliore

Una serata evento partecipatissima quella andata in scena ieri sera a Nettuno nella cornice suggestiva del Sagrato della Chiesa di San Giovanni, nel cuore del Borgo Medievale.
A partire dalle 20 in una piazza Marconi blindatissima, grazie alla collaborazione della Protezione civile della Polizia di Stato che ha chiuso gli accessi per garantire la massima sicurezza,  c’è stato un incontro e confronto, allietato dalla presenza di bravissimi musicisti, su temi di grande rilievo, come la giustizia sociale, la legalità e il diritto ad un lavoro dignitoso e sicuro, in memoria di Satnani Singh, il bracciante indiano morto a Latina durante un incidente sul lavoro che il suo datore di lavoro ha deciso di non soccorrere.
L’evento è stato organizzato dall’Ufficio Ecumenismo e Dialogo interreligioso della Diocesi di Albano, in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Nettuno, con la Comunità Laudato sì Castelli Romani e con il patrocinio del Comune di Nettuno, ed è stato un momento di riflessione e confronto aperto a tutta la cittadinanza.
In piazza una rappresentanza della comunità indiana e ospiti illustri in rappresentanza di diverse religioni. Una serata basata sui principi di fratellanza, rispetto reciproco, integrazione in cui è emersa la necessità di trovare nuovi strumenti a difesa del lavoro, della legalità, del senso di umanità.
A 125 anni dalla fondazione della Banca di Credito Cooperativo di Nettuno, nata per sostenere gli agricoltori più fragili, l’evento ha ricordato in particolare la tragica storia di Satnam Singh, che ha colpito tutti non solo per la scarsa sicurezza sul lavoro, ma per la disumanità con cui è stato trattato.
Il Vescovo della Diocesi di Albano, Vincenzo Viva, in prima fila insieme al Prefetto di Nettuno Antonio Reppucci, ai delegati delle forze dell’ordine del territorio e al Presidente e al Direttore della Bcc Nettuno Aldo Anellucci e Rocco Masullo, ha avviato un dialogo sul tema con il sociologo Marco Omizzolo, che ben conosce le dinamiche criminali del caporalato.
Alla serata hanno preso parte i referenti della comunità Sikh del territorio, il Fondatore e Presidente Centro Culturale Islamico Al-Madina Nettuno Anzio Mollah Hossain Ahaned e, in collegamento video, l’economista Suor Alessandra Smerilli, consigliera del Centro di Alta Formazione Laudato sì.
Ad allietare la serata la band femminile polistrumentista “Le note criminali“, già testimonial di diversi eventi a sfondo sociale. La loro musica accompagnerà le riflessioni e i dibattiti, creando un’atmosfera di condivisione e solidarietà. In tanti hanno preso parte all’evento in una serata di fine estate dal clima perfetto in cui ad andare in scena è stata la voglia e la speranza di poter costruire un futuro migliore per tutti, fatto di accortezza, legalità e rispetto.
La serata è stata trasmessa in diretta su Canale 81 Lazio ed è visibile sui nostri canali social.