Finisce con la vittoria della Vetor la contesta con il Ministero dei Trasporti e la Capitaneria di Porto, che nel 2022 aveva bloccato il collegamento tra Anzio e Ponza a causa dell’insabbiamento considerato eccessivo del porto di Anzio.
A maggio 2022 arrivò lo stop della Capitaneria con un’ordinanza che bloccava la tratta. Una misura considerata eccessiva dalla Vetor che chiedeva una verifica con dei rilievi batimetri che invece non furono eseguiti. Il Consiglio di Stato, che riconosce alla Capitaneria il diritto di bloccare i trasporti in caso di emergenza, impone però anche al Ministero di far si che il provvedimento sia temporaneo e “impone al contempo l’adozione di tutte le misure necessarie e utili a superare una situazione che, traducendosi in una sorta di utilizzazione solo parziale del porto, contraddice l’interesse pubblico al suo miglior funzionamento, cui sono funzionali i compiti affidati al comandante del porto”.
Il Tribunale, quindi, ha accolto la richiesta di risarcimento per i mesi di luglio e agosto 2022, dato che per il Consiglio di Stato l’interdizione della navigazione nel giugno 2022 sarebbe stata corretta, purché la Capitaneria utilizzasse quelle settimane per verificare o meno la necessità di protrarre un provvedimento definito “drastico”.
La sentenza stabilisce che la somma a cui ah diritto la Vetor andrà parametrata agli utili realizzati dalla compagnia sulle rotte interessate nei mesi di luglio e agosto 2018 e 2019 (essendo stati 2020 e 2021 viziati da Covid), mentre non ha riconosciuto alla compagnia il danno d’immagine.