Sul litorale laziale, si è registrato un calo delle prenotazioni del 6% rispetto all’anno precedente. Complessivamente si perde una media del 12%, numeri che penalizzano non solo la filiera della ristorazione, compresa materia prima e logistica, ma anche i livelli occupazionali”.
“Nonostante i numeri positivi del turismo nella Capitale, +5% per nuovi arrivi e +4% di presenze – fanno sapere da Federalberghi -Confesercenti di Roma e Lazio, per questo mese di agosto, registra segnali negativi per la ristorazione romana, in particolare nel centro storico ma anche nella provincia di Roma. Un effetto a cascata anche sul mancato numero di prenotazioni per il giorno di Ferragosto”.
È quanto sostiene Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio, che sottolinea: “In città vi è un -14% di incassi dovuti sia al gran caldo di queste settimane, che alla chiusura di molti pubblici esercizi e alla conseguente riduzione dell’offerta ristorativa che può essere stimata intorno al 50%. Flessione meno percepita, -6%, in periferia dove l’opzione del ristorante di prossimità e di quartiere – soprattutto nel caso delle pizzerie – è stata premiata rispetto alle zone centrali“. Anche in provincia un calo meno importante ma sentito.