In molti sono riusciti a sfuggire al divietò di accendere i falò sula spiaggia. Divieti pensati contro gli incendi e contro, purtroppo, dei vandali che accedono alle spiagge, sporcano, devastano e vanno via senza pulire.
Sono le immagini del giorno dopo e la cronaca a raccontare che cosa è diventata la serata di Ferragosto per tanti ragazzi.
Dalle serate intono al fuoco con una chitarra del passato si è arrivato al bere all’eccesso, sentirsi male, finire al Pronto soccorso e ovviamente, dimostrare un’assoluta noncuranza per la pulizia e l’ambiente.
A pochi metri dal mare migliaia di bottiglie di plastica e vetro abbandonate sull’arenile. Da Nettuno a Pomezia non c’è stata una spiaggia che si sfuggita allora dei barbari che hanno sporcato tutto. La mattina dopo alcuni volontari e persone civili hanno cercato di pulire su alcune spiagge, di porre rimedio alla maleducazione di molti che non hanno educazione e rispetto per se stessi e, ovviamente, neanche per la zona in cui vivono.