Pienone di Ferragosto ad Anzio e Nettuno. Circa 300mila presenze e tanti disagi. Il distacco dell’energia elettrica in più zone diverse volte al giorno (la rete a quanto pare non regge i condizionatori) acqua con il contagocce (la rete non regge i consumi con i turisti) e file infinite al Pronto soccorso. Ad inizio stagione avevamo lanciato l’allarme.
Il Pronto soccorso ha perso 5 infermieri nel corso dell’anno (tra licenziamenti e pensionamenti) che non sono stati rimpiazzati dalla ASL Roma 6 responsabile della valutazione del personale. Dopo tante le segnalazioni è arrivato un solo rinforzo, ai primi di luglio e la stagione è stata portata avanti in assoluta emergenza con ben 4 persone in servizio in meno rispetto allo scorso anno.
Turni lunghissimi per medici e infermieri, che in questo periodo hanno anche diritto alle ferie, e ovviamente il malcontento diffuso di residenti e turisti costretti inevitabilmente ad attese lunghissime. Una situazione che aggrava anche il rischio sicurezza del personale, già sfiancato dai turni di lavoro che deve anche subire le critiche e il malcontento dei cittadini.
“Sono stato al Pronto soccorso giovedì sera – racconta un cittadino – è agosto e in un ospedale che copre due città come Anzio e Nettuno che d’estate in questo periodo conta migliaia di turisti, a lavorare erano in quattro. Tre infermieri e un medico. Cosa si pretende? Sono persone che lavorano non sono supereroi, fanno quello che possono dando priorità ai casi gravi, tutti gli altri aspettano per ore”.