La data delle elezioni non è ancora stabilita, tutti dicono che novembre sarà il mese del ritorno alle urne ma manca l’ufficialità. L’unica certezza è la candidatura dell’avvocato Massimo Corsini che in questi mesi non si è mai tirato indietro rispetto alla volontà di tornare ad una guida politica della città.
Avvocato, conferma il suo impegno per la città di Nettuno?
“Come ho già avuto modo di affermare, immagino una politica per Nettuno che affondi le proprie radici in un programma di salute civica, aperto alle differenti realtà locali, finalizzata al bene della città e dei cittadini, volto al confronto con le forze politiche. Ritengo che questo sia, pertanto, il momento migliore per dialogare con le forze politiche, civiche e sociali del territorio per elaborare un programma di governo degno della città in cui viviamo. Ripartire, come detto, da questi mesi di commissariamento, rinnovando la partecipazione senza chiudere la porta all’esperienza, ascoltando le esigenze dei cittadini, delle associazioni, degli imprenditori, dei ristoratori e dei lavoratori, favorendo la corretta amministrazione, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia”.
In questi giorni si è parlato di un suo possibile ritiro dalla corsa, della sua volontà di non proseguire con la candidatura.
“Il dialogo con gli attori in gioco è sempre più vivace. Per questo la mia intenzione è stata quella di presentare, sin da subito, un programma elettorale aperto, base di questo dialogo e di una possibile coalizione che su questo si concentri. Il programma è dunque in continua evoluzione ed affinamento, pur basandosi su alcuni punti che ritengo imprescindibili, e che, ancora una volta, vorrei condividere. Nettuno è una città di mare. Deve essere garantita ed assicurata la vivibilità delle spiagge, anche, se necessario, attraverso l’esproprio di tutti gli accessi al mare, oggi chiusi per diversi motivi, a partire dalla discesa della Divina Provvidenza, bene di rilevante valore paesaggistico, storico ed archeologico, senza dimenticare la sicurezza.
Nettuno è una città da vivere. Non solo teatro, piscina comunale e palazzetto dello sport, per i qauli sarà fondamentale ricercare investitori qualificati che completino e facciano funzionare le strutture, abbattendo le spese e i debiti del Comune, quindi con minori costi per i cittadini, anche attraverso gare pubbliche e trasparenti. Ma anche parchi, aree gioco, tutela degli animali, così spesso dimenticati in una società che, per fortuna, è diretta verso una maggiore attenzione nei confronti degli animali da compagnia e da allevamento. Non potranno più essere dimenticate le disabilità, su cui l’amministrazione comunale dovrà operare gli opportuni investimenti. Dovranno dunque essere concentrati gli investimenti in quelli che credo cardini della vivibilità: la manutenzione delle strade e del verde pubblico, per questo anche attraverso l’estensione degli impianti di innaffiamento ed il loro mantenimento, delle fogne, della pubblica illuminazione e delle scuole di ogni grado, il miglioramento e potenziamento delle strutture esistenti. Contestualmente, si dovranno ricercare finanziamenti per la creazione, sviluppo ed implementazione delle opere strategiche, evitando nuovi cantieri se non si completano quelli incompiuti. Fondamentale sarà la realizzazione di un piano parcheggi coerente, con proporzione tra strisce bianche e strisce blu, rivitalizzato attraverso la creazione di un parcheggio multipiano in zona San Rocco, con il minor costo possibile per i cittadini, nonché la riorganizzazione del piano parcheggi, tale da favorire i cittadini e i lavoratori senza gravarli di ulteriori spese. In ogni caso, qualsiasi eventuale variazione urbanistica non potrà essere approvata e realizzata senza la previsione di benefici per l’intera comunità. Nettuno e la sua amministrazione, all’indomani del commissariamento, dovranno puntare alla legalità. Sin da subito, pertanto, si dovrà creare all’interno del Comune un ufficio e una specifica commissione antimafia, in grado di monitorare il territorio e coordinarsi con le Autorità di Polizia Giudiziaria e le Commissioni Antimafia centrali. Allo stesso tempo, Nettuno deve essere una città sicura, per i cittadini, per le attività, per il turismo. Dunque, innanzitutto, prevenzione e lotta alla sempre più dilagante delinquenza giovanile, alle attività di spaccio e collegate, anche attraverso un maggiore e migliore coordinamento tra i servizi sociali, le forze dell’ordine e la procura minorile. Ma anche contrasto alle troppo frequenti truffe e maggiore tutela degli anziani, attraverso il coinvolgimento attivo della locale Stazione dei Carabinieri, la qualificazione di personale idoneo e programmi di formazione della cittadinanza. Presupposto è la attenta verifica e monitoraggio della situazione finanziaria, attraverso il taglio agli sprechi ed una amministrazione attenta ad evitare dichiarazioni di dissesto.Gli uffici comunali saranno gestititi con buon senso, prendere atto che molti dipendenti lavorano in condizioni difficili, mettendo a disposizione dell’utenza il personale con maggiore capacità comunicativa e capacità nella risoluzione dei problemi. Nettuno è una città sociale e culturale. Al centro dell’azione amministrativa dovrà esserci la valorizzazione delle realtà esistenti e una nuova mobilitazione verso le realtà svantaggiate, coninvolgendo tutti i quartieri e le periferie, valorizzando i rapporti di vicinato con le amministrazioni confinanti; la creazione di sistemi certificati per le donazione ed aiuto ai poveri, anche attraverso il coordinamento ed il coinvolgimento delle parrocchie e realtà affini mobilitate all’aiuto dei meno fortunati. Il polo Divina Provvidenza potrà essere il fulcro di questa anima sociale e culturale. Infine, ritengo che sarà necessario il continuo dialogo con la cittadinanza, impegno che potrà essere rispettato anche con l’organizzazione, una volta a bimestre per ogni ufficio, di un momento di incontro e confronto tra i cittadini e gli uffici comunali, alla presenza del sindaco, unitamente all’assessore, dirigente e dipendenti del settore”.
Ritiene verosimile, ed opportuno, che si possa votare nel mese di novembre?
“Riconosco l’importanza nonché il valore del contrasto alla criminalità organizzata e dell’azione posta in essere dal Ministro dell’Interno Piantedosi, anche attraverso la nomina della Commissione Straordinaria composta dal Prefetto Antonio Reppucci, dal Viceprefetto Tania Giallongo e da Gerardo Infantino, disposta con decreto del Presidente della Repubblica. Allo stesso modo, riconosco l’importanza nonché il valore dell’azione posta in essere dalle Procure presso i Tribunali di Roma e Velletri, dalla nominata Commissione straordinaria, nonché da ogni altra Autorità intervenuta, ciò avvenuto sempre nel superiore interesse della comunità di Nettuno. Ciononostante ho presentato ricorso innanzi al TAR Lazio contro la proroga di ulteriori sei mesi, finalizzata a consentire il “completamento dell’azione di risanamento” riconoscendo che l’opera di risanamento è stata posta in essere con profitto. La Giustizia Amministrativa, pur respingendo il ricorso ha tuttavia riconosciuto le motivazioni presentate. Ritengo, dunque, non solo plausibile il voto nel mese di novembre, ma anche che il territorio e la cittadinanza siano pronti ad assumersi le loro responsabilità democratiche”.