Il Comune di Anzio è uno dei pochi sul litorale laziale ad aver già definito i criteri per la gara delle concessioni balneari.
La commissione prefettizia che amministra Anzio da due anni, da quando il Comune è stato sciolto per mafia, ha ritenuto “opportuno fornire, quale atto di indirizzo al Dirigente della competente Area Ambiente e Patrimonio, elementi utili per definire i criteri, i requisiti e una disciplina uniforme per l’affidamento di concessioni demaniali marittime sul territorio di competenza”.
Tra i criteri per l’aggiudicazione il possesso di certificazioni rilasciate da organismi accreditati, privilegiando in particolare la certificazione delle pari opportunità tra uomo e donna; la valorizzazione dei progetti prevedenti azioni/investimenti mirati a qualificare/migliorare i servizi resi all’utenza; la valorizzazione dei progetti prevedenti interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità (anche per i soggetti con disabilità) alle aree demaniali, ma anche la valorizzazione dei progetti prevedenti una mitigazione dei rischi idrogeologici o prevedano l’adozione di misure idonee a garantire l’incolumità pubblica su aree private e pubbliche sottoposte a tutela per dissesto idrogeologico prospicienti alle aree di demanio marittimo. E’ previsto punteggio per investimenti che prevedano la minore occupazione di superfici e sarà premiata anche l’esperienza. Sarà infatti valutata positivamente l’esperienza professionale maturata, nonché la posizione dei soggetti che hanno utilizzato una concessione quale esclusiva/prevalente fonte di reddito.