Lo avevamo annunciato e ribadito in più occasioni. Il Pronto soccorso di Anzio, con 5 unità lavorative in meno, non era stato adeguamento attrezzato per affrontare la stagione estiva quando la popolazione triplica mentre personale e mezzi restano uguali (o vanno, come è giusto che sia, in ferie).
Sta di fatto che oggi, 29 luglio, ci sono 6 ambulanze in attesa fuori dal pronto soccorso che non hanno modo di fronteggiare nuove emergenze. Il Pronto soccorso ha finito barelle e posti letto e neanche una sola persona può accedere ed essere messa in osservazione. non è dato sapere, inquietante questa situazione, cosa possa accadere inciso di emergenza, nel caso in cui si verifichi un incidente.
Di fatto nei giorni scorsi, già diverse richieste di intervento al 118 per emergenza non sono state evase e i cittadini si sono dovuti arrangiare con mezzi propri.
Il 20 luglio un cittadino di 81 anni che aveva richiesto l’intervento dell’ambulanza alle 23 circa per un malessere improvviso dopo mezz’0ra di attesa ha chiamato i familiari per essere portato in pronto soccorso. Fortunatamente era una semplice gastroenterite subito diagnosticata. All’una di notte il servizio ambulanza ha richiamato per sapere se era ancora utile l’invio del mezzo. ovviamente non lo era. Le ambulanze, lo ricordiamo alla Asl Roma 6 e al sistema sanitario regionale, servono quando il cittadino sta male non quando gli operatori sono liberi.
In questa situazione strema inutile sottolineare il disagio del personale medico e infermieristico, che oltre ad affrontare una situazione di lavoro estrema deve fare i conti con i malumori dell’utenza esasperata.