Bloccati tutti i servizi alla Capo d’Anzio. Dopo la messa in liquidazione della società il personale, sotto la propria responsabilità ha portato avanti lo stesso i servizi per i turisti che hanno pagato l’ormeggio ma, ovviamente andare avanti è impensabile considerato che il personale non è coperto da nessuna assicurazione e i mezzi della spa sono sigillati.
Il personale della società in liquidazione, nove ormeggiatori e tre impiegati, questa mattina hanno incontrato la Commissione straordinaria annunciando l’interruzione del servizio.
Interrotto il collegamento tra le banchine e il campo boe, l’assistenza alle imbarcazioni in transito, l’assistenza e la riscossione dei canoni di occupazione dei posti barca all’interno del porto turistico, la gestione del parcheggio di piazzale Marinai d’Italia, l’assistenza ai posti barca che vengono utilizzati dai disabili e l’assistenza alle imbarcazioni in avaria.
Impossibile incassare il dovuto per il blocco del conto della società e utilizzare il pos per i pagamenti.
La situazione è in pieno caos e una valutazione andrà fatta anche per i collegamenti con le isole pontine. Intanto, proprio in questi minuti è iniziato un vertice convocato dai commissari prefettizi alla presenza di segretaria generale, dirigenti comunali, capitaneria di porto, carabinieri, polizia di Stato, e polizia locale per cercare di trovare una soluzione. L’obiettivo è cercare di ottenere la possibilità di gestire il porto almeno fino a fine settembre. Una richiesta già avanzata dai commissari ai curatori fallimentari del tribunale e rimasta, almeno per ora, senza risposta.
In questo quadro drammatico per gli utenti ci sono 12 famiglie che rischiano di restare senza lavoro, per cui, al momento, non ci sono soluzioni.