Lo avevamo annunciato e le regole elementari dei numeri ci hanno dato ragione. La stagione estiva è iniziata per il personale infermieristico e medico del pronto soccorso e dell’Ospedale di Anzio ai minimi storici.
Tre medici in meno e gli infermieri sotto di ben 5 anità che non sono state rimpiazzate. I famosi rinforzi estivi da sempre attesi e praticamente mai arrivati sono rimasti anche per questo 2024 un miraggio.
Invece, come ogni anno, sono arrivati i turisti che, non avendo il medico di base, anche per la più piccola emergenza vanno al Pronto soccorso. Accessi da record e attese anche di 10 ore per essere visitati.
Mentre il personale in corsia riesce a malapena a dare retta alle persone in barella la sala d’attesa esplode. Una situazione al collasso che si sarebbe dovuta prevedere. Gli ospedali dei comuni dei Castelli, invece, contano la metà degli accessi e il doppio del personale presente nelle sale. Complimenti all’organizzazione dell’Azienda sanitaria Asl Roma 6 che all’Ospedale di Anzio e Nettuno non riesce a dare risposte concrete neanche quando la popolazione passa da 110mila persone a 320mila.
Inevitabile la rabbia del cittadino e utente sanitario di fronte ad un servizio che ovviamente non ritiene adeguato e ancor più rabbia nel personale medico e infermieristico, costretto ad un super lavoro, turni lunghissimi e stress infinito e a dover anche fronteggiare anche il malcontento dei cittadini e le aggressioni sia dal vivo per le lunghe attese, che sui social. Un circolo negativo che solo un’organizzazione adeguata avrebbe potuto e dovuto prevenire.