Una delle società poste sotto sequestro dalla Direzione distrettuale antimafia nella mattinata di oggi, è stata venduta nel 2016 ad una delle persone coinvolte nell’inchiesta dall’allora Amministratore unico, un esponente politico del litorale. Sono solo all’inizio le indagini antimafia che stanno cercando dei collegamenti tra le varie cellule operanti tra Aprilia, Roma, Anzio e Nettuno.
Non solo operazioni in comune ma anche in antitesi che tracciano comunque una rete di rapporti e di persone che ruotano intorno al mondo delle organizzazioni criminali con l’intento di riciclare i fiumi di denaro legati alle attività illecite, dallo spaccio alle estorsioni, dall’usura alle intimidazioni. Le indagini vanno avanti.