Si è svolta domenica sera, presso la splendida cornice di Villa Inkanto a Latina, la cena solidale organizzata dall’associazione “Il libro di Emiliano (…una storia da continuare)”. L’associazione nasce nel gennaio 2024 con l’intento di supportare coloro i quali devono ricorrere quotidianamente ad ausili per la loro mobilità. Questo progetto nasce in ricordo di Emiliano, ragazzo affetto da distrofia muscolare di Duchenne, una malattia genetica rara neurodegenerativa dei muscoli che riduce le possibilità di poter svolgere una vita “normale”. FenImprese è da sempre sensibile ai temi della solidarietà e dell’inclusione volta a garantire l’inserimento di ciascun individuo nella società, indipendentemente dalla presenza di elementi che differenziano gli uni dagli altri e che possono apparire limitanti. La cena è stata quindi l’occasione per “Il libro di Emiliano” e FenImprese di iniziare un percorso insieme per l’abbattimento delle barriere architettoniche durante la quale le tre sedi di FenImprese – Roma Centro, Latina e Anzio – hanno donato una sedia job per suggellare la collaborazione. “FenImprese, come associazione datoriale, si occupa di temi come sicurezza sul lavoro, ente bilaterale, formazione – ha dichiarato il presidente di FenImprese Roma Centro Francesca Fabber nel corso dell’intervento della consegna – apparentemente distanti dal sociale, in realtà la solidarietà è un tema trasversale che tocca tutti. Come associazione datoriale, ci impegniamo a sensibilizzare i nostri associati nell’abbattimento delle barriere architettoniche e, visto il periodo, iniziamo dalle spiagge coinvolgendo gli imprenditori balneari. Sposiamo in pieno il progetto dell’associazione “Il libro di Emiliano” fondata dal presidente Piera Bernardi e da Davide Salzano. L’obiettivo primario è fare in modo che chiunque possa scegliere in libertà qualsiasi spiaggia e stabilimento balneare. Un ringraziamento particolare al presidente di FenImprese Latina Antonio Giordano e al presidente della sede di Anzio Giorgio Palombo, come sempre disponibili e sensibili a queste iniziative”.
Fabiano Aureli
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