Home Notizie Nettuno Intervista all’avvocato Corsini, candidato Sindaco di Nettuno: “Ecco il programma”

Intervista all’avvocato Corsini, candidato Sindaco di Nettuno: “Ecco il programma”

Le elezioni amministrative sono ormai vicine. Si parla della possibilità di andare al voto nel mese di novembre. Il procedimento

L'avvocato Massimo Corsini

Le elezioni amministrative sono ormai vicine. Si parla della possibilità di andare al voto nel mese di novembre. Il procedimento Tritone è alle sue ultime battute, salvo nuovi procedimenti che potrebbero nascere dalla copiosa attività di indagine svolta.
Alla luce della situazione resta sul tavolo il nome dell’avvocato Massimo Corsini, tra i possibili candidati a Sindaco di Nettuno.
Quali sono  – chiediamo – i suoi programmi in vista delle elezioni?
“Ho seguito gli sviluppi del procedimento Tritone con particolare attenzione, ed ho continuato a cercare un dialogo con i vari attori politici del territorio, trovando importanti spunti, approfondimenti su idee condivise e, spesso, la comune volontà di rilanciare la comunità e il territorio, anche se, a volte, le strade non sono pienamente coincidenti. La necessità di un’Amministrazione trasparente e capace, che ruoti intorno alla comunità ed alla capacità di dare risposte concrete, rimane centrale. Ho lavorato alla creazione di un gruppo civico, con una sua lista e un suo programma, che può essere esteso ai partiti che lo condivideranno”.
Un progetto civico, quindi, che si propone di aggregare le forze buone della politica del litorale. avete già elaborato un programma elettorale?
“Come ho già affermato in passato, il mio attuale impegno è volto, da un lato, alla creazione di un gruppo sempre più coeso, capace di dare risposte positive, dall’altro, all’elaborazione di un programma elettorale che sia la base per un dialogo costruttivo e propositivo con gli altri interlocutori politici, senza riserve di carattere ideologico. Alcuni punti, tuttavia, sono e rimarranno centrali. Immagino una politica per Nettuno che affondi le proprie radici in un programma di salute civica, aperto alle differenti realtà locali, finalizzato al bene della città e dei cittadini: ripartire, dunque, da questi mesi di commissariamento, rinnovando la partecipazione politica senza chiudere la porta all’esperienza, ascoltando le esigenze dei cittadini, delle associazioni, degli imprenditori, dei ristoratori e dei lavoratori, favorendo la corretta amministrazione, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia.
Non possono essere di nuovo dimenticate le associazioni culturali presenti sul territorio (penso, in particolare, tra le altre, alla associazione Ibis o ai ceramisti Silvestri e Gatti), molte delle quali oggi si trovano prive di adeguati spazi, nonostante il loro impegno a favore della comunità nel corso di molti anni. Nettuno deve puntare alla legalità.
Sin da subito si dovrà creare all’interno del Comune un ufficio o una specifica commissione antimafia, in grado di monitorare il territorio e coordinarsi con le Autorità di Polizia Giudiziaria, le Commissioni Antimafia centrali, nonché con ogni organo preposto. Nettuno è una città da vivere. Non solo teatro, piscina comunale e palazzetto dello sport, per i qauli sarà fondamentale ricercare investitori qualificati che completino e facciano funzionare le strutture, abbattendo le spese e i debiti del Comune, quindi con minori costi per i cittadini, anche attraverso gare pubbliche e trasparenti.
Ma intendo portare avanti progetti e investimenti anche su parchi, aree gioco, tutela degli animali. Dovranno dunque essere concentrati gli investimenti sulla manutenzione delle strade, del verde pubblico, anche attraverso l’estensione degli impianti di innaffiamento, delle fogne, della pubblica illuminazione e delle scuole di ogni grado. Contestualmente, si dovranno ricercare finanziamenti per la creazione, sviluppo ed implementazione delle opere strategiche, evitando nuovi cantieri se non si completano quelli incompiuti. Fondamentale sarà la realizzazione di un coerente piano parcheggi. Nettuno è una città di mare. Deve essere garantita ed assicurata la vivibilità delle spiagge anche, se necessario, attraverso l’esproprio di tutti gli accessi al mare, oggi chiusi per diversi motivi, compresa la discesa della Divina Provvidenza, avendo cura di tutelare sempre le realtà paesaggistiche, storiche ed archeologiche, senza dimenticare la sicurezza”.