“Inizio col dire che aver partecipato alla fondazione e alla crescita di Alternativa per Anzio è una cosa che mi ha riempito di orgoglio ed entusiasmo. Sono quindi molto grato a tutti i compagni di questa avventura per avermi affidato questo compito.
Sono stato eletto insieme al nuovo Direttivo con un mandato che è in continuità con l’azione svolta nell’ultimo periodo. Vogliamo infatti continuare a dare il nostro contributo alla costruzione di un progetto politico credibile e vincente, che possa dare ad Anzio la speranza di avere qualcosa di meglio della crisi drammatica che sta vivendo a causa di (almeno) 25 anni di cattiva amministrazione del centrodestra, culminati nello scioglimento per infiltrazioni mafiose e in un periodo non facile di commissariamento”.
Queste le parole di Gabriele Palomba, Presidente di Alternativa per Anzio, che si presenta e guarda al prossimo futuro per un nuovo progetto politico per il comune neroniano.
Queste le parole di Gabriele Palomba, Presidente di Alternativa per Anzio, che si presenta e guarda al prossimo futuro per un nuovo progetto politico per il comune neroniano.
“Tutte le forze progressiste – ha poi aggiunto – devono dunque essere consapevoli del momento storico difficilissimo che la città sta vivendo. Abbiamo una responsabilità enorme e non possiamo permetterci sterili e incomprensibili divisioni che riconsegnerebbero la città alle mafie. Per questo siamo fermamente convinti che questo progetto debba essere il più ampio possibile, coinvolgendo le forze politiche del campo progressista, le realtà civiche più vitali e sane, il mondo dell’associazionismo, i cittadini stanchi del degrado, insomma tutto ciò che in questi decenni si è opposto al disastro della politica e al dilagare delle mafie.
Il nostro atteggiamento sarà quindi massimamente unitario e non abbiamo veti da porre. Crediamo però che perché il progetto sia davvero credibile e vincente, vadano rispettate due condizioni:
1. una netta discontinuità politica, programmatica e di metodo rispetto alle politiche fallimentari delle giunte De Angelis e Bruschini;
2. che non vengano tirati dentro coloro che, a vario titolo, hanno fatto parte nel corso degli anni delle coalizioni che hanno portato Anzio allo sbando.
Ci sembrano due presupposti di puro buonsenso, senza i quali sarebbe difficile dimostrare alla cittadinanza la serietà delle nostre intenzioni. Speriamo che finalmente tutte le organizzazioni e le persone interessate possano cominciare a lavorare insieme su queste basi e, per quel che ci riguarda, faremo di tutto perché questo avvenga al più presto”.