Il Comune di Anzio, con un’ordinanza, ha revocato il divieto di passaggio nella zona di piazza dei Martiri di Nassyria, nella zona delle grotte di Nerone e sulla spiaggia libera a ridosso dell’area archeologica. Una decisione a seguito del sopralluogo degli esperti, che in ogni caso fotografa una situazione di fatto, visto che la spiaggia, pur chiusa, è stata comunque presa d’assalto dai bagnanti che hanno rotto le transenne e ignorato i divieti in massa.
Il divieto era stato imposto dal Comune dopo il cedimento di parte del promontorio nella zona dell’Arco Muto che sembrava a rischio crollo. Ora, dopo controlli più approfonditi, è stata valutata l’assenza di un pericolo imminente che ha portato alla decisione di riaprire.
Per garantire la sicurezza il Comune ha disposto che il titolare dello stabilimento “Fanciulla d’Anzio” dovrà installare una rete di contenimento sulla falesia e stessa cosa farà il Comune poco più avanti, nella zona delle grotte di Nerone. La recinzione proteggerà oltretutto i resti archeologici da eventuali atti vandalici e dal bivacco di bagnanti.
Nella zona dell’Arco Muto resta il divieto di balneazione, che è stato ampiamente violato. Resta da capire se il comune sarà in grado di evitare il passaggio dei turisti nei resti della Villa Imperiale che lo scorso anno per molti giovani è stato il modo di ‘tagliare’ la strada dal faro fino al mare.