Home Notizie Anzio Acqualatina chiude l’acqua ai cittadini regolari allo Zodiaco, lo sdegno

Acqualatina chiude l’acqua ai cittadini regolari allo Zodiaco, lo sdegno

Sono sdegnati i residenti del quartiere Zodiaco ad Anzio per la decisione di Acqualatina di chiudere l’acqua e sigillare i contatori ai residenti regolari.
Una vera vergogna alla luce di una situazione certificata e nota a tutti che vede soccombere ancora una volta le famiglie vittime di una drammatica carenza dello Stato e della legalità in un quartiere aggredito da ogni genere di malaffare.
Questi i fatti: nel corso degli anni i residenti regolari del quartiere Zodiaco hanno dovuto assistere impotenti all’occupazione abusiva delle abitazioni acquisite dall’Inps e da altri enti, da parte di cittadini rom, stranieri irregolari, spacciatori, malviventi di ogni genere. Persone che hanno devastato le palazzine e gli appartamenti, distrutto tutte le aree comuni, creato discariche, bruciato auto, minacciato i residenti regolari, rubato luce e acqua, rotto le tubature e devastato la zona al punto da rendere alcune palazzine inabitabili.
Dopo una battaglia decennale per cacciare gli abusivi con le Istituzioni che hanno sempre fatto orecchie da mercante con chi aveva comprato casa regolarmente e si è trovato a vivere in un inferno, la situazione sembrava vicina ad una normalizzazione. Qui l’incredibile.
Mentre Acqualatina non ha mai staccato l’acqua in dieci anni agli occupanti abusivi, che hanno consumato senza mai pagare un incredibile quantità di acqua (nonostante le richieste dei residenti alla Spa di intervenire e chiudere il servizio), la Spa ha pensato bene di presentare il contro di questo sperpero ai residenti regolari, che ovviamente non sono i consumatori reali dell’acqua consumata. Non solo.
Dopo una lunga trattativa per arrivare ad un accordo con i residenti regolari, dopo aver sottoscritto una rateizzazione con l’Amministratore di condominio delle palazzine, l’altro ieri i tecnici sono intervenuti ad hanno comunque staccato l’acqua ai cittadini.
Inevitabile lo sdegno dei cittadini regolari che dopo aver patito il furto dell’acqua e averlo denunciato sono chiamati a pagare il conto di consumi altrui e, peggio ancora sono stati trattati con una durezza mai riservata a chi li ha fatti vivere in un inferno. I residenti si sono rivolti ad un legale.