Al Direttore Responsabile de “Il Clandestino”
Cordialmente, Giuseppe Combi
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Caro Giuseppe Combi, usare l’espressione “sbattere il mostro in prima pagina” per aver raccontato che una componente del Pd ha posto il veto sul nome di un esponente politico nel Direttivo è imbarazzante.
La dinamica che si è verificata all’interno del partito ci è stata raccontata da diverse anime, tutte concordi su quanto accaduto. Dinamica che di fatto, con questa ‘rettifica’ confermi.
Il fatto che insieme a Roberto Imperato non eravate presenti nulla toglie al fatto che, con nome e cognome, avete preso una precisa posizione che ha portato a chiudere la trattativa, ponendo il veto sul nome di Ernesto Flamini, posizione espressa in maniera chiarissima.
La professionalità che ci riconosci, pur mettendola evidentemente in dubbio con questa rettifica, non impone in nessun caso di dover chiamare gli esponenti politici che si citano negli articoli quando i fatti sono certi, come in questo caso.
La ‘figuraccia’ che ci imputa si fa quando, dopo aver preso una posizione chiarissima, non si ha piacere che questa venga riportata sulla stampa.