L’istituto culturale Italo-tedesco di Anzio e Nettuno e la Libreria Magna Charta di Lavinio proseguono nel cammino di presentazione dello scrittore boemo Kafka, di cui il 3 giugno ricorrono i 100 anni dalla morte.
Il viaggio IO E KAFKA è iniziato il 10 aprile.
Sotto la guida di Salvatore Santucci, attore e regista teatrale, i partecipanti hanno conosciuto e praticato la lettura ad alta voce iniziando con La Metamorfosi,uno dei racconti più conosciuti di Kafka.
Dopo la pausa di mercoledì 1 maggio, si è ripreso il cammino con “Relazione per un’Accademia” (8 e 15 maggio): Se ora riconsidero la mia evoluzione e ciò che ho ottenuto, non posso lamentarmi né dichiararmi soddisfatto….
La sera c’è quasi sempre lo spettacolo e ormai non potrei avere più successo di così.
Se torno tardi….mi aspetta a casa una piccola scimpanzé semi addormentata e con Lei me la spasso alla maniera delle scimmie…..
Si chiama Pietro il Rosso la scimmia a cui Franz Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve che si presenta già con una forma teatrale.
Come molte opere di Kafka non ha un unico significato, suggerisce invece una varietà di interpretazioni. Ognuno potrà vederla come una favola sulla evoluzione umana o sul confine tra umano e animale. Poi per certi aspetti la storia è un’altra delle storie di “metamorfosi”, un racconto di trasformazione.
Mercoledì 22 e 29 maggio sarà la volta della “Lettera al Padre”, scritta nel 1919, però mai spedita. In questa lettera, pubblicata nel 1952, lo scrittore rende con chiarezza quei presupposti filosofici e psicologici che nei suoi romanzi tanto sono nascosti dallo stile e dai temi volutamente surreali e oscuri.
“Carissimo Padre, di recente mi hai domandato perché mai sostengo di aver paura di te. Come al solito non ho saputo risponderti niente, in parte proprio per la paura che ho di te, in parte perché questa paura si fonda su una quantità tale di dettagli che parlando non saprei coordinarli neppure passabilmente”.
Lo scrittore critica principalmente l’azione educativa del padre autoritario e tratta anche in tono confidenziale dei rapporti all’interno della famiglia. Nella critica aspra emergono anche aspetti controversi: le paure della sua adolescenza, la stima verso il padre che arriva spesso all’adorazione e l’odio che arriva spesso al disprezzo, la mancanza di religiosità e il rapporto inesistente con l’ebraismo.
Così terminerà l’approccio al grande scrittore boemo che scrive in tedesco e che sarà festeggiato lunedì 3 giugno, giorno di ricorrenza dei 100 anni dalla morte. Alle 19 infatti presso la Libreria Magna Charta, Salvatore Santucci presenterà il video tratto dal monologo teatrale di Relazioni per un’Accademia. Info e prenotazioni allo 069815427.
Poi IO E KAFKA sarà portato in altri tempi e in altri luoghi, durante il periodo estivo.