Primo Piano

Natura e legalità, ad Anzio arriva l’iniziativa l’Albero di Falcone

Riceviamo e pubblichiamo
Manifestazione dell’Arma dei Carabinieri e di Uniti Per l’Ambiente per la natura e la legalità
L’ALBERO DI FALCONE AD ANZIO
E’ un progetto di tipo didattico e di divulgazione ambientale, quello prodotto dal Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità, che vuole coniugare due elementi fondamentali della politica ambientale che sono la difesa della natura e della legalità. Con lo slogan  “Un bosco diffuso della legalità” i Carabinieri della Biodiversità portano il loro progetto, della durata di tre anni,  nelle scuole italiane primarie e secondarie dove gli alunni piantano un albero di cui seguono l’evoluzione nel tempo. Per dare un potente invito simbolico contro l’illegalità, che spesso si accompagna ai fatti che riguardano natura ed ambiente, il progetto prevede la possibilità di mettere a dimora una piccola pianta derivata dall’albero di Falcone, che si trova in via Emanuele Notarbartolo a Palermo. Alcune gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato nel 1992 dalla mafia sono state, infatti, prelevate, grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano in provincia di Arezzo. Il Centro, all’avanguardia in Europa nello studio e nella conservazione di specie forestali autoctone, è riuscito a riprodurre l’albero per generare un numero limitato di piccole “piante di Falcone” da donare ad alcune scuole italiane per rivolgere, così,  nel ricordo del Magistrato assassinato dalla Mafia, un forte invito a ripudiare l’illegalità. Il coordinamento informale di associazioni e cittadini che si ritrovano in Uniti Per l’Ambiente ha raccolto l’invito con l’intento di portare ad Anzio un segno così significativo in un momento della sua storia in cui ombre e sospetti si addensano sul governo della città e che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale ed al Commissariamento della Giunta. Ha chiesto al Comando dei Carabinieri di interpretare il progetto attraverso una manifestazione di cui non una classe, ma piu classi e piu scuole potessero dar vita ad un evento simbolico, con l’intenzione di rappresentare la volontà di una città di ribadire l’onestà della propria gente, il rifiuto dell’illegalità ed il diritto ad una natura protetta e di farlo attraverso coloro che rappresentano il suo futuro. La manifestazione si terrà il giorno 27 maggio alle 10 in Piazza Pier Carlo Masini, all’interno del Consorzio Lido dei Pini che è partner primario di questo evento e vi collabora in modo attivo. L’ubicazione è stata scelta nell’ambito consortile, in un parco giochi per bambini e nelle immediate vicinanze dell’efficiente servizio di sorveglianza del Consorzio Lido dei Pini, che provvederà a proteggere e a manutenere le piante messe a dimora. Durante la manifestazione, bambini di sei classi di alcune scuole elementari di Anzio prenderanno in consegna, dai militari dell’Arma dei Carabinieri, sei alberelli di sughere che metteranno a dimora. Gli alberelli costituiranno, in piccolo, quel bosco di legalità che il Progetto dei Carabinieri auspica su tutto il territorio nazionale. L’aspetto piu significativo è la consegna della pianticella che deriva dall’albero di Falcone e che racchiude l’invito alla legalità, che verrà messa a dimora secondo le istruzioni che verranno fornite dai botanici dei Carabinieri. Manifestazioni hanno avuto luogo ad Anzio per reagire al degrado legale della città, tutte valide e tutte appropriate ma tutte con un significato di parte chiaro o sottinteso. La manifestazione del 27 maggio avrà esclusivamente il significato che i Carabinieri hanno voluto dare al loro progetto. Non vi saranno bandiere, non vi saranno slogan, niente cartelli e nemmeno discorsi rivolti ai partecipanti, se non le usuali note di benvenuto e gli interventi relativi al progetto ed al suo significato.  Perché i protagonisti della manifestazione saranno i bambini delle scolaresche di Anzio, a cui sarà affidato il messaggio di speranza per un futuro fatto di rispetto per la natura e per la legalità. Per ragioni di opportunità sono stati selezionati bambini delle classi quarta e quinta elementare più capaci di recepire il duplice messaggio e di farne regola di vita. Alla manifestazione saranno invitate, oltre alla Commissaria Straordinaria, anche le autorità civili, militari e religiose e rappresentanti di altre associazioni. Anche se l’evento limita la presenza attiva di circa 120 alunni, rappresentanze di altre scuole saranno invitate a partecipare come sarà significativa la presenza dei cittadini che vorranno prendervi parte. Ai bambini che partecipano saranno consegnati attestati in ricordo dell’evento ed a loro verrà data la possibilità di seguire nel tempo l’evoluzione e la crescita degli alberi che essi hanno piantato.
Sergio Franchi