Nel panorama della sanità, il ruolo degli otorinolaringoiatri (ORL) è sempre più cruciale. La continua ricerca e l’evoluzione delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche rendono necessario un costante aggiornamento da parte dei professionisti del settore.
A tal fine, la ASL Roma 6, Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, hanno promosso un importante convegno focalizzato sulle nuove frontiere diagnostiche e terapeutiche nell’otorinolaringoiatria.
Presenti moltissimi medici di base del distretto H4, H3, Latina, Cisterna, Cori e Ardea, specialisti ORL ambulatoriali, pediatri di base e operatori sanitari.
Ha partecipato il Direttore Sanitario della Asl Roma 6 dottor Vincenzo Carlo La Regina, il direttore sanitario dell’Ospedale di Anzio dottor Ciriaco Consolante insieme ad altri rappresentanti del distretto H4 e i commissari prefettizi di Anzio e di Nettuno.
Si è evidenziato il trend in aumento di numerosi interventi di chirurgia oncologica del distretto cervico-cefalico e delle ghiandole salivari che si effettuano presso la unità operativa complessa di ORL dell’Ospedale di Anzio e le varie attività ambulatoriali che il reparto gestisce. Una attività diventata un punto di riferimento nel territorio.
Il convegno, che ha visto come relatori e promotori il dottor Riccardo Lombardi, il dottor Mauro Carconi, la dottoressa Jaqueline Crupi e il dottor Ettore Scaini, ha visto la partecipazione di esperti del settore che hanno condiviso le loro esperienze e conoscenze in merito agli ultimi sviluppi nel campo.
Le nuove frontiere diagnostiche e terapeutiche presentate durante l’evento promettono di rivoluzionare il modo in cui vengono affrontate le patologie ORL, migliorando la qualità della vita dei pazienti e aprendo nuove prospettive nel campo della medicina.
L’evento ha rappresentato quindi un’opportunità per medici, ricercatori e professionisti sanitari di confrontarsi e aggiornarsi sulle innovazioni terapeutiche più recenti.
Uno dei temi centrali trattati durante il convegno è stato il ruolo cruciale per l’ASL Roma 6 giocato dalla UOC ORL dell’Ospedale di Anzio nel trattamento delle patologie oncologiche cervico-facciali e delle ghiandole salivari maggiori, unità operativa che si pone come riferimento in materia anche per l’utenza delle ASL limitrofe.
Analogamente è stato posto l’accento sull’esperienza dell’equipe nel trattamento delle rinosinusopatie sia dal punto di vista chirurgico endoscopico che dal punto di vista medico, potendo contare su numeri e risultati eccellenti legati all’utilizzo dei farmaci biologici di recente approvazione per la poliposi nasale.
Le nuove frontiere nella protesizzazione acustica e nella diagnosi e terapia dei disturbi vertiginosi hanno poi evidenziato la centralità del paziente nell’integrazione tra i servizi ospedalieri e il territorio, al pari del servizio ambulatoriale per la diagnosi endoscopica e il trattamento dei disturbi della deglutizione.
Ampio spazio è stato inoltre dedicato all’otorinolaringoiatria pediatrica con approfondimenti sul trattamento medico, sulle indicazioni chirurgiche e sulla prevenzione dei disturbi delle prime vie aeree, mostrando la particolare attenzione riservata ai piccoli pazienti grazie all’ambulatorio pediatrico e ai percorsi chirurgici dedicati.
Oltre agli sviluppi tecnologici, il convegno ha posto un’enfasi particolare sull’importanza della multidisciplinarietà nel trattamento delle patologie ORL e di come la collaborazione tra otorinolaringoiatri, anestesisti, radiologi, oncologi, logopedisti e altri professionisti sanitari sia fondamentale per garantire un approccio completo e personalizzato ai pazienti, tenendo conto non solo degli aspetti medici, ma anche delle loro esigenze emotive e sociali.
Questo focus promosso dalla ASL Roma 6 e dagli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno ha rappresentato un importante momento di confronto e aggiornamento per la comunità degli otorinolaringoiatri.