Ieri mattina, 25 aprile, è stata celebrata in Piazza Cesare Battisti a Nettuno la ricorrenza che ha segnato, a costo di immani lutti e sofferenze, il passaggio ad un’Italia, e non solo, che rifiutasse violenza, sopraffazione, limitazione dei diritti e delle libertà fondamentali, censura delle opinioni, dispotismi, odi, divisioni e guerre. La cerimonia non ha avuto bandiere, ne è di una parte, intendendo includere tutti, al di là di opinioni, punti di vista politici e religiosi, di età, classi sociali. “L’antifascismo – ha fatto sapere la Commissione Straordinaria della città attraverso un comunicato su Facebook – è il fondamento della nostra costituzione, è affrancamento del fascismo, è pace, democrazia, libertà, solidarietà; guardiamo avanti senza avere paura del passato per creare un futuro migliore, tutti insieme. Chi è morto per quei valori ci ha indicato la strada, ne dobbiamo essere degni impegnandoci più determinatamente a costruire un mondo pacificato e riconciliato. Le riflessioni che precedono sono state espresse negli interventi del commissario Antonio Reppucci e della nipote della storica presidente dell’Anpi Leda Cochi, impossibilitata a presenziare e a cui la città ha manifestato con un applauso vicinanza e affetto. Prima della cerimonia in piazza, con la deposizione di una corona al monumento ai caduti, un corteo con autorità, civili, militari, religiose e associazioni combattentistiche d’arma che ha poi partecipato alla cerimonia insieme ad una folta presenza di cittadini, ha sostato brevemente davanti alle targhe rievocative poste in sei strade cittadine. “Un plauso – ha concluso la Commissione Straordinaria – alla struttura di segreteria, al personale di supporto e ai vigili urbani per la realizzazione dell’evento”.
Fabiano Aureli
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