La Guardia di Finanza, su mandato della Procura di Roma che sta indagando sull’inceneritore di Roma, ha fatto accesso alla sede Ama, la municipalizzata dei rifiuti della capitale.
L’indagine è partita nel 2023 grazie ad una denuncia di quattro associazioni territoriali, ‘Salute Ambiente Albano’, ‘Pavona per la Tutela della Salute’, il comitato ‘UST-Uniti per la Salvaguardia del Territorio’ di Ardea e ‘Latium Vetus’ di Pomezia.
L’indagine riguarda il terreno su il Comune di Roma vuole costruire l’inceneritore in zona Santa Palomba a Pomezia.
Il terreno è stato acquistato da Ama, a 7,7 milioni di euro. Una somma davvero considerevole, ma il suo valore, secondo le accuse, sarebbe stato aumentato prima della compravendita con l’aiuto di alcuni tecnici. Tra questi un geometra ed un ingegnere di Lanuvio, un architetto/perito immobiliare di Anzio e dei tecnici di Albano e Pavona. Ad essere coinvolte, 27 persone. Le indagini sono solo all’inizio.